2013 10.03 ACCOGLIENZA (WELCOME) committee 3 October LAMPEDUSA
Please sign this PETITION ONLINE and invite all your friends to do the same:
http://www.change.org/it/petizioni/riconoscere-la-data-del-3-ottobre-quale-giornata-della-memoria-e-dell-accoglienza
about 13.500 people died in the Mediterranean sea in the last 10 years… ONE CANDLE TO NOT FORGET 3rd December @ 6:00pm GPO:
on Tuesday 3rd December - two months after Lampedusa's disaster - the 3rd ob October Committee takes action intentionally:
a Fash Mob at 18pm in Dublin @ GPO is called contemporary to one in Rome and many other cities in Italy and in the World. lets take action! soon better details!
for information take contact with
https://www.facebook.com/groups/514750788608714/
The group is in Italian but international members will post in their own languages and will read English writing able to reply.
"...That the European Union and the Italian Republic recognise on the 3rd of October the "Day of Remembrance and Welcome", in memory of the massacre at sea , in 2013 , of 368 Eritrean migrants who drowned off the coast of the island of Lampedusa. To remember the silent and often invisible extermination consumed in the Strait of Sicily and the 'on land' routes traveled by those fleeing persecution, deportation, imprisonment, war and poverty, and all those who, even at risk to their own lives, save others, offer shelter and protect migrants. That on the occasion of the "Day of Remembrance and Welcome" ceremonies, initiatives, meetings and joint moments of narration and reflection on the tragedy are organised.. In Lampedusa and in all schools of all levels, to remember what happened and happens to those who are forced to flee from persecution to reach Europe and peace, at the risk to their own lives .
A memory that relates to the Italian people - today called to accept, but yesterday also emigrated in search of work - and the whole of Europe, called to the universal values of friendliness. A memory to be preserved so that events such as 3rd of October 2013 never happen again"
Someone asks on the web:
In 2007-2011 Italy got 478 millions euro to manage migration fluxes and 136 to manage the borders (I guess, Frontex), how did they spend them?
Nel 2007-2013 l'Italia ha avuto 478 milioni per la gestione dei flussi migratori e 136 per la gestione dei confini (Frontex, immagino). Come li ha spesi?
Documentary about CIE speculation http://reporter.repubblica.it/user/3163/content/detail/3083
Here in the link a list/map of the refugee centres (Italian) / Mappa dei centri di accoglienza/CARA/CIE in Italia
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/sottotema006.html
On the site it is stated:
I CENTRI SONO PIANIFICATI DALLA DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI CIVILI PER L’IMMIGRAZIONE E L’ASILO
Sono gestiti a cura delle Prefetture-Utg tramite convenzioni con enti, associazioni o cooperative aggiudicatarie di appalti del servizio.
Le prestazioni e i servizi assicurati dalle convenzioni sono:
1) Assistenza alla persona
-assistenza alle persone (vitto, alloggio, fornitura effetti personali ecc.);
-assistenza sanitaria
-assistenza psico-sociale;
-mediazione linguistico culturale.
2) Ristorazione
4) Manutenzione della struttura e degli impianti
http://andreasegre.blogspot.it/2013/12/natale-senza-indignazione.html
Centri di accoglienza,:
in Italia sono gestiti nella grandissima maggioranza dei casi da organizzazioni e da personale privi di preparazione, di sensibilità e di cultura dell'accoglienza.
Sono o cooperative o corpi militari o civili dello Stato normalmente utilizzati in contesti di conflitto e di crisi.
Nelle cooperative lavorano operatori spesso senza alcuna preparazione o tutt'al più provenienti da esperienze di servizio sociale all'antica, caritatevole, assistenzialista e verticistica.
Nei corpi civili e militari vi sono persone che non sono minimamente tenute a conoscere le complessità culturali, umane e storiche legate alla vita di un migrante e che hanno formazioni infermieristiche, assistenziali e securitarie.CIE Centri di Identificazione:
una percentuale molto alta, almeno superiore al 70/75% dei detenuti nei CIE, sono maschi con procedimenti penali in corso, che dovrebbero essere trattenuti in Case Circondariali in attesa di giudizio e che invece vengono spostati nei CIE sfruttando le norme contenute nella Bossi-FIni sulla perdita del permesso di soggiorno. Il restante 20-25% sono cittadini stranieri che vengono detenuti solo per essere privi di documenti: tra di loro spesso persone in condizioni sociali molto svantaggiate, finanche vittime di tratta e sfruttamento. Quasi nessuno viene trattenuto per più di 4-5mesi, meno del 40% vengono espulsi, il restante viene rilasciato con foglio di via o risposato in carcere.
here the document Living Condition of Refugee_ Documento internazionale sulle Condizioni di Vita del Rifugiato in Italia"
http://www.proasyl.de/fileadmin/fm-dam/q_PUBLIKATIONEN/2011/Italyreport_en_web_ENDVERSION.pdf
Here below instead a list of (mostly independent) organizations active on various territories and nations, to support migrants
Please help if you can:
ACCOGLIENZA
UTILITY LIST OG e ONG
ITALIA generico (+ online)
Guardia Costiera Italiana (centr Roma) (+39) 06 59084527
Guardia Costiera Maltese (+356) 22 494202
Forze Armate Maltesi (+356) 21 232989
Comando Sq navale della Marina - Augusta (SR):(+39) 0931 520111
Notizie Migranti online
http://www.notiziemigranti.com/news/
LasciateCIEntrare
https://www.facebook.com/groups/102955806470541/
La campagna LasciateCIEntrare nel 2011 ha vinto un'importante battaglia per i diritti civili e per la libertà d'informazione. A dicembre 2011 il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha rimosso il divieto di accesso a tutti i centri per migranti, sia quelli di detenzione (Cie - centri di identificazione e di espulsione) sia quelli di accoglienza (Cara - centri di accoglienza per richiedenti asilo). A imporre la censura era stata la circolare n.1305 del primo aprile 2011 dell'allora ministro Roberto Maroni, giustificandola con 'L'EMERGENZA NORD AFRICA'. La circolare considerava "un intralcio" la presenza di giornalisti, avvocati, autorità ed esponenti delle associazioni. Di fatto, i Cie, vere e proprie carceri per migranti che hanno i documenti scaduti, sono stati per un anno fuori dalle cronache e dai mass media, con alcune rare eccezioni. Quando i giornalisti, per errore, sono potuti entrare hanno documentato l'esistenza di vere 'Guantanamo' italiane.
Rete Comuni
http://www.comuni-italiani.it
Informazioni e statistiche sui comuni, le province e le regioni in Italia. Sito ufficiale, CAP, numero abitanti, banche, scuole, farmacie, mappe, previsioni meteo, utili link.
Corriere delle Migrazioni
http://www.corrieredellemigrazioni.it
online a partire dall'11 Novembre 2013 redazione: Stefania Ragusa, Daniele Barbieri, Marika Berizzi, Sergio Bontempelli, Stefano Galieni, Fancesca Materozzi, Ilaria Sesana
Portale Integrazione Migranti
http://www.integrazionemigranti.gov.it/Pagine/default.aspx
Il Portale Integrazione Migranti è un progetto co-finanziato dal Fondo Europeo per l'Integrazione che nasce sotto il coordinamento della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
AllTV
http://www.articolo21.org/2013/11/all-tv-il-sogno-di-una-tv-multietnica-diventa-realta-a-milano-grazie-un-giornalista-rifugiato-politico/
ITALIA (per Città - City by city)
AGRIGENTO Acuarinto
http://www.acuarinto.org
sede legale: VIA ACRONE 39 - 92100 AGRIGENTO telefono: 0922 21348 fax: 0922 404504 email: acuarinto@libero.it
CASA AMICA COOPERATIVA CENTRO SOCIALE
Villaggio La Loggia 92100 AGRIGENTO (AG) tel.: 0922608704
NADIR SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S.
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PREVENZIONE E SALUTE Via Edison, 22592023 CAMPOBELLO DI LICATA (AG) tel.: 0922877422
Volontariato Vincenziano
via Carmina, Porto Empedocle, Agrigento, Italia.
CIRCOLO DIDATTICO CD DON BOSCO - CANICATTI' (AGRIGENTO)
Telefono: 0922851177 Fax: 0922830791 E-mail: AGEE01100C@istruzione.it
ANCONA
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25) Ancona
? Posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
CIR Ancona
Attività di orientamento legale presso lo SPRAR del comune di Ancona. (?) ANCONA-ANTENNA REGIONALE PROGETTO RIRVA
Ambasciata dei Diritti
http://ambasciatadeidiritti.blogspot.ie
BARI
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Bari-Palese, area aeroportuale – 196 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni (previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Bari Palese, Area aeroportuale 744 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/10/16/news/clandestini_il_grande_business_da_lampedusa_a_roma-68743833/
"Bari. La tensione è molto alta nel Cara di Bari Palese, costruito nel 2008 all'interno della base dell'aeronautica militare con dei prefabbricati che lo rendono simile a un campo Rom. Il 3 luglio un ragazzo curdo di 25 anni è morto accoltellato in una rissa fra nazionalità diverse e altri tre sono stati feriti. Durante la nostra visita a fine settembre, Mohammed, un siriano, ha rotto il vetro di una finestra degli uffici per protesta. Aveva appena saputo che la commissione territoriale gli aveva negato la protezione internazionale perché non credeva alla sua storia. Abbiamo verificato con altri siriani fuori dal Cara che ci confermano l'origine dell'uomo. Mohammed è nel centro da otto mesi e da tre non sa che fine ha fatto la sua famiglia. "L'unica soluzione è morire, qui o in Siria", dice disperato. Il "no" agli eritrei. Gli eritrei raccontano che molti di loro hanno ricevuto un diniego in prima istanza e stanno facendo ricorso. Questo ovviamente raddoppia i tempi di permanenza nella struttura di Bari Palese. "Sono venuto qui per salvarmi la vita e invece mi sento come in prigione", racconta un giovane palestinese "siamo qui non per mangiare e dormire, ma per avere una nuova vita, per sentire che siamo umani". Un mese fa la folta comunità di pakistani del Punjab ha dato vita a una protesta e uno di loro è salito su un traliccio. Anche adesso minacciano scioperi della fame e altre proteste, mostrando le braccia segnate da atti di autolesionismo. "Ci siamo tagliati con il vetro", spiegano "perché l'attesa in questo campo è vana per i pakistani, dopo uno o due anni veniamo rifiutati in massa dalla commissione che non crede alle nostre storie". Sul centro pende un esposto in Procura per violazioni dei diritti umani da parte di Cgil, Padri Comboniani e Acli. I magistrati hanno aperto un'inchiesta. La denuncia punta il dito sul sovraffollamento che "viola la capienza vitale minima di 7 metri quadrati per ogni persona detenuta o ospitata", prevista dalle convenzioni europee. Ci sono 1400 persone per 744 posti. Dopo l'esposto le associazioni sono state invitate a un tavolo tecnico con la prefettura e l'ente gestore. "Vogliamo la convenzione stipulata fra la prefettura e l'ente gestore per vedere se viene rispettata", spiega Azmi Jarjawi, responsabile Immigrazione della Cgil di Bari "la prefettura ha chiesto al ministero dell'Interno che ha risposto di non ritenere necessario per il tavolo tecnico avere questa documentazione". Stesso gestore. Anche qui il gestore è lo stesso da quando esiste il centro. In questo caso la cooperativa lucana Auxilium dei fratelli Pietro e Angelo Chiorazzo. Anch'essa con sede a Senise (Pz). Auxilium è storicamente vicina alla Cascina, con cui si trova in Ati nel centro. Da vicepresidente della Cascina, Angelo Chiorazzo è stato coinvolto nella stessa indagine della magistratura di Bari in cui era imputato Camillo Aceto, a sua volta ex membro del consiglio di amministrazione di Auxilium. Anche Chiorazzo ha avuto la prescrizione in primo grado per i reati di falsi e frode nei confronti della pubblica amministrazione. È stata archiviata un'altra inchiesta che vedeva coinvolto Chiorazzo per l'apertura di un Cara a Policoro in Basilicata, durante l'emergenza sbarchi nel 2008, di cui l'Auxilium aveva avuto l'affidamento diretto, senza gara pubblica, per un appalto di oltre un milione di euro e senza che il Viminale avesse prima verificato l'adeguatezza della struttura. La cooperativa lucana gestirà il Cara di Bari fino al 2015 con un'indennità pro capite pro die di 33 euro, di cui al migrante vanno 3 euro e 50 centesimi al giorno in beni e prodotti. Il valore dell'appalto triennale è di 14.454.600 euro al netto dell'Iva.
Appalto revocato. Nel 2011 la prefettura ha usato le "misure d'urgenza" del Fondo europeo per i rifugiati destinate a fronteggiare l'emergenza Nord Africa per finanziare all'Auxilium la proroga della gestione. Quell'anno infatti l'appalto se l'era aggiudicato il consorzio Sisifo in via definitiva con un ribasso del 42%. Ma dopo tre giorni, nel giro di poche ore la prefettura ha emesso due provvedimenti con i quali è stata dapprima sospesa e poi revocata l'aggiudicazione definitiva. La commissione di gara ha fatto marcia indietro all'ultimo minuto, considerando infine l'offerta di Sisifo anormalmente bassa. La cooperativa dei Chiorazzo gestisce anche il Centro di identificazione e di espulsione di Ponte Galeria a Roma, ma l'appalto è in scadenza. In compenso "Auxilium conquista la Sicilia" come ha annunciato pochi giorni fa sul suo sito. Dal primo ottobre la cooperativa di Senise gestisce anche il Cara e il Cie di Pian del Lago a Caltanissetta, 552 posti totali. Il valore dell'appalto fino al 2015 è di circa 18 milioni di euro. In un primo momento la gara se l'era aggiudicata Domus Caritatis insieme alla Cascina e alla Senis Hospes di Aceto. La prefettura di Caltanissetta ha reso noto che l'esito è stato annullato per mancanza dei requisiti previsti dal codice di regolamentazione degli appalti e la gestione affidata ad Auxilium. Spostamento da 5 milioni. "La situazione nel Cara di Bari resta molto critica", dice Fabio Losito, assessore all'Accoglienza del Comune "è sempre sovraffollato ormai da 4 anni. È un'emergenza permanente e il ministero è sordo alle richieste del territorio. La nostra posizione è che a parità di costo si possa avere un servizio migliore, ospitando i migranti in piccoli gruppi al massimo di 50 all'interno della città". L'aeroporto di Palese deve allungare la pista e il centro sorge proprio in mezzo, per questo dovrà essere spostato. Il costo dell'operazione che dovrebbe avvenire entro pochi mesi è di 5 milioni di euro prelevati dal Pon (Programma operativo nazionale) Sicurezza. È intenzione del Viminale ampliare il Cara fino a 1500 posti e spostarlo nell'area adiacente al Cie. "Il nostro timore è che ci si ritrovi con una concentrazione ancora superiore", spiega Losito "e le concentrazioni producono tensioni che sfociano in tragedie".
CIR
Servizio al Valico di frontiera
In convenzione con l’U.T.G.-Prefettura di Bari mail: bari@cir-onlus.org
BARLETTA
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Paganini 29 – 76121 Barletta (BT)
Apertura al pubblico: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e martedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00 Telefono: 0883/571890
BERGAMO
CIR Bergamo
http://cir-onlus.org/index.php?lang=en
c/o Comunità Ruah via Gavazzeni 3 Bergamo tel. 0354598112 mail bergamo@cir-onlus.org
Orario di sportello: lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30.
We Are Onlus
referenti: Vanessa Marzullo marzullovanessa@gmail.com Mirta Neretti: mirta.neretti@alice.it
spedizione di Containers in Siria per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti: raccogliete e spedite cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini
BOLOGNA
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Bologna, Caserma Chiarini – 95 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
con sede in Bologna - Galleria del Reno 1- info@weareonlus.it
referenti: Enrico Vandini: enricovandini@weareonlus.it Cinzia Gianaroli: cinziag@weareonlus.it
ASGI Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione
Redazione Rivista Diritto Immigrazione e Cittadinanza - Bologna Avv Nazzarena Zorzella - tel 051/236747; fax 051/238468 - e-mail nazzarenazorzella@gmail.com
Servizio Rifugiati CIR Bologna
presso il Centro Lavoratori Stranieri CGIL in collaborazione con la Camera del Lavoro Metropolitana di CGIL di Bologna via del Porto, 16/c 40121-Bologna tel.: 051/6087190-191-187 rif: dott.ssa Anna Rosa Rossi annarosa_rossi@er.cgil.it
Biblioteca SALABORSA
http://www.bibliotecasalaborsa.it/ibby/documenti/23597
Salaborsa Ragazzi, piazza del Nettuno 3 40124 Bologna tel. 051 2194478
Libri, bambini e ragazzi Libri senza parole. Dal mondo a Lampedusa e ritorno è un progetto di cooperazione internazionale nato per dotare l'isola di Lampedusa di una biblioteca per ragazzi e promosso da IBBY Italia grazie alla collaborazione del comitato promotore di soci con base a Roma.
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via del Monte 5 – 40126 Bologna 4° piano (suonare campanello tutti uffici) Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 email: bologna@aibi.it Telefono: 051.330639 Fax: 051.330597
BOLZANO
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Isarco 6 – 39100 Bolzano Apertura al pubblico: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 13:00, giovedì dalle 14:00 alle 18:00 Telefono: 0471.301036 Fax: 0471.1301036 email: bolzano@aibi.it
BRESCIA
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali.
In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
con sede in Bologna - Galleria del Reno 1- info@weareonlus.it referente: Carmen Bassis: carmelaika@hotmail.com
BRINDISI
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
Brindisi, Loc. Restinco - 83 posti
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Brindisi, Restinco 128 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
Progetto On the road- Unità di strada per Rifugiati e Migranti
Servizio al valico di Brindisi - Servizio territoriale presso valico di frontiera via Costa Morena Coordinatore: Amato Piero Festa e - mail: cirbrindisi@libero.it
CAGLIARI
CENTRO DI ACCOGLIENZA (CDA)(L.563/95)
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
Cagliari, Elmas – 220 posti (Centro di primo soccorso e accoglienza)
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/
via Mons. Giuseppe Cogoni 7A, 09121 Cagliari Apertura al pubblico: lunedì 9-13, martedì 14-18, mercoledì 9-13 e 14-18, venerdì 9-13
Tel./Fax: 335.6256579 email: cagliari@aibi.it Medici per i Diritti Umani (MEDU)
www.mediciperidirittiumani.org
tel. e fax 06/97844892 cell. 334/3929765 Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org Uffici: Via Dei Zeno 10, 00176 Roma Tel. +390697844892/+393343929765 Fax. +390697844892 Via Bronzino 117, 50142 Firenze Tel. +393351853361
è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde.
MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
CALTANISSETTA
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago 96 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
CENTRO DI ACCOGLIENZA (CDA)(L.563/95)
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago 360 posti
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento
I Girasoli Onlus (Mazzarino)
http://www.associazioneigirasoli.org
VIA CASTELVECCHIO 1 93013 - MAZZARINO (CL) Telefono: 0934381101 Fax: 0934381101 Email: kooperativa@tiscali.it
Sito:
CASERTA
CIR
C/o Centro Sociale "Ex Canapificio" Viale Ellittico n° 27 81100 Caserta tel/fax 0823/216332
Cooperativa Istituto Santa Croce
Cooperativa Mafalda di Caserta
Cooperativa Sociale Assistenza Sociale non residenziale Viale dei Bersaglieri 32/D 81100 Caserta
CATANIA
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/
CATANIA Villaggio degli Aranci - 2000 ca posti
"...è il simbolo delle politiche dell'emergenza, un lascito del governo Berlusconi. Il "Villaggio degli Aranci" fu requisito nella primavera del 2011, quando se ne erano appena andati gli affittuari, i militari americani della base di Sigonella. Villette color pastello in mezzo alla campagna catanese che rischiavano di restare sfitte. L'Emergenza Nord Africa, dichiarata ad aprile, è stata provvidenziale per i proprietari, la ditta Pizzarotti di Parma. Molto meno per i richiedenti asilo di tutta Italia che furono trasferiti di forza a Mineo e videro i tempi per avere risposta alla domanda di protezione internazionale allungarsi anche di un anno. L'Alto commissariato Onu per i rifugiati e il Consiglio italiano per i rifugiati si opposero invano. Mineo ha ufficialmente 2000 posti. Attualmente alloggia quasi 4.000 persone. Impossibile verificare con i nostri occhi la situazione perché la prefettura di Catania non ha mai risposto in tre mesi alle nostre ripetute richieste di autorizzazione. La bomba a orologeria. L'allarme sulla situazione ingestibile del Cara di Mineo è stata lanciata ripetutamente. Il direttore del Cir Christopher Hein l'ha detto ai nostri microfoni. Borderline Sicilia, già da mesi afferma nei suoi report che il centro è "una bomba a orologeria pronta in ogni momento ad esplodere, un modello di accoglienza sbagliato, caratterizzato da ghettizzazione, isolamento e gigantismo". Depressione, isolamento e 7 tentati suicidi aveva riscontrato Medici senza frontiere a pochi mesi dall'apertura del Cara di Mineo. Aborti dovuti a prostituzione forzata delle donne nigeriane sono emersi dalle denunce dei medici dell'ospedale di Caltagirone. Un rifugiato ventenne del Mali è ricoverato da un anno e mezzo presso l'Unità spinale unipolare dell'ospedale Cannizzaro di Catania e resterà sulla sedia a rotelle, a causa di un'aggressione avvenuta durante una rissa nel centro. A luglio scorso un nigeriano ha rischiato la morte in un pestaggio. Continue sono le proteste dei migranti che bloccano la strada Catania-Gela per chiedere un esame più rapido delle loro domande d'asilo. La rivolta del 22 ottobre è solo l'ultimo grave episodio. Difficile documentare la situazione. Non solo i migranti aggrediscono i cameraman. A giugno scorso il giornalista siciliano Gianfranco Polizzi è stato bloccato dai poliziotti che gli hanno buttato a terra la telecamera, trattenendolo e minacciandolo, mentre cercava di riprendere una di queste rivolte. Il grande affare. Gigante è anche l'affare che c'è dietro. È l'unico centro dato in gestione senza la gara d'appalto al ribasso (su base d'asta a meno di 30 euro) come gli altri gestiti dal Viminale, questo grazie allo stato di emergenza prorogato nel 2012 nonostante il numero di arrivi di profughi dal mare l'anno scorso sia stato più basso, poco più di 13mila. Soggetto attuatore per la gestione del Cara di Mineo era ancora l'allora presidente della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione (Pdl), oggi sottosegretario alle Politiche Agricole. Gli ultimi appalti sono andati a un Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) in cui cooperative della Legacoop si trovano in affari con imprese legate a Comunione e Liberazione. La gestione è stata confermata anche ora che il soggetto attuatore è diventato il consorzio dei comuni "Calatino Terra di Accoglienza". Inchieste e prescrizioni. Il raggruppamento è guidato da Sisifo, aderente a Legacoop, e ne fanno parte il Consorzio Sol Calatino, Senis Hospes e la Cascina Global Service, potenza economica vicina ai ciellini, la Croce Rossa, il consorzio Casa della Solidarietà e la Pizzarotti spa. Senis Hospes di Senise (Pz) ha come presidente Camillo Aceto, che quando era vicepresidente di Cascina è stato imputato in un processo a Bari sul servizio di pasti delle mense ospedaliere e scolastiche per i reati di falsi e frode nelle forniture pubbliche. Tre anni fa in primo grado il reato è stato prescritto. Casa della Solidarietà è invece legata all'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone e a Domus Caritatis. Il nome di quest'ultima è saltato fuori nella vicenda del cosiddetto "scandalo sui profughi dell'emergenza Nord Africa" messo in luce da un rapporto di Save the children. L'accusa era che i centri per minori non accompagnati venivano riempiti da adulti fatti passare per minorenni al fine di percepire un'indennità quasi doppia dallo Stato. Quasi 140mila euro al giorno. Dal primo gennaio 2013 nella gestione del Cara di Mineo è entrata anche la proprietà dell'immobile che non è più requisito. Dell'Rti fa parte la ditta emiliana Pizzarotti che mette a disposizione il Villaggio degli aranci e prende la diaria pagata dal ministero dell'Interno. L'indennità statale è di 34,60 euro al giorno a richiedente asilo. Moltiplicata per 4mila presenze (quelle attuali) frutterebbe 138.400 euro al giorno, per un anno la cifra sfiora i 50 milioni di euro, pari a oltre 4 milioni al mese. "Ma allo Stato conviene perché è tutto compreso, non deve pagare né l'affitto dell'immobile né le utenze", secondo Roberto Roccuzzo, amministratore delegato del Cara di Mineo, contattato da Repubblica.it. Solo la bolletta della luce è di 80mila euro al mese. Non è dato sapere a quanto ammonterebbe l'affitto alla Pizzarotti. "Non posso dare queste informazioni perché a breve ci sarà la nuova gara e gli altri competitor non devono conoscere il nostro business plan", dice Roccuzzo. L'ad difende il centro: "Non solo aborti abbiamo avuto, ma anche tantissime nascite". Il contratto è scaduto il 30 settembre e al momento il Rti opera in regime di proroga fino al 31 dicembre. Il centro crea 300 posti di lavoro per operatori locali, oltre all'indotto in forniture per il territorio. Il pocket money di due euro e cinquanta centesimi al giorno viene dato non in beni, ma in buoni pasto della ditta milanese Edenred, spendibili negli esercizi commerciali del territorio. "
Nawal Syriahorra
raccolta? (contatta su Fb)
a Catania Nawal organizza accoglienza in modo informale e spontaneo, perchè i rifugiati siriani scappano dai centri statali di accoglienza siciliani e partono per in Nord Europa, dove sperano di trovare condizioni migliori. Li aiuta raccogliendo e distribuendo vestiti, medicine, cibo e dando informazioni in arabo (molti sono truffati, schede telefoniche pagate a 50 euro invece che 10, biglietti del treno acquistati al doppio o triplo etc), ci sono altri gruppi che fanno lo stesso alla Stazione Centrale di Milano.
(ref Viviana Al contatto FB accoglienza)
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SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
CATANZARO
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Catanzaro, Lamezia Terme – 80 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
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CHIANCIANO
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CROTONE
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Crotone, località Sant’Anna 875 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/10/16/news/clandestini_il_grande_business_da_lampedusa_a_roma-68743833/
"Crotone. Da oltre dieci anni il Cara di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr) è gestito dalla Misericordia, fondata dal parroco don Edoardo Scordio, che in paese ha fatto costruire, fra l'altro, un santuario per la Madonna con annesso centro congressi e albergo. L'ultima gara d'appalto triennale nel 2012 è stata pari a 28.021.050 euro iva esclusa. Il centro crea 200 posti di lavoro, a cui va aggiunto l'indotto. Basti pensare che la gara per le sole pulizie nel triennio 2009-2012 valeva quasi due milioni di euro. La Misericordia sta gestendo la struttura con 21,4 euro al giorno a persona, l'importo più basso d'Italia. A Isola Capo Rizzuto la guerra è sui numeri. Per il direttore Francesco Tipaldi, il complesso ha 1450 posti compreso il Centro di identificazione e di espulsione, che è una struttura di detenzione per irregolari, oggi chiusa dopo la morte di un trattenuto e una rivolta. Se così fosse, con gli attuali 1600 ospiti il Cara sarebbe sovraffollato, ma di poco. Tuttavia, il bando di gara è stato fatto per 853 posti, di cui 124 per il Cie. Quindi la capienza ufficiale del centro per richiedenti asilo è di 729 posti contro 1600 prezenze. Di cui solo 250 dormono in edifici in muratura. Tutti gli altri in vecchi container che dividono in 9 o più persone. Basta fare qualche moltiplicazione per rendersi conto che la cifra reale erogata dallo Stato è molto più alta di quella che si legge nel bando. Sei mesi per una risposta. La commissione territoriale che esamina le domande di protezione internazionale è considerata "veloce", perché ci mette "solo sei mesi" a concludere l'iter. Poi però, denuncia Sergio Trolio, avvocato del Consiglio italiano per i rifugiati, "passano altri due mesi da quando il rifugiato paga le marche da bollo a quando materialmente gli viene consegnato il permesso di soggiorno e può andarsene". Francesco Tipaldi ammette che ci sono persone rimaste nel centro anche 19 mesi. Sono i casi "Dublino", dal nome del regolamento europeo che obbliga i profughi a chiedere asilo nel primo paese in cui sono stati fotosegnalati e identificati con le impronte digitali. Chi poi si sposta e rinnova la richiesta in un altro paese dell'Ue viene rispedito in Italia per ricominciare tutta la trafila."
Ufficio CIR Crotone
c-o Croce Rossa Coordinatore: Sergio Trolio tel. 0962 20900 E-mail: crotone@cir-onlus.org CROTONE –Punto di SENSIBILIZZAZIONE PROGETTO RIRVA
FIRENZE Medici per i Diritti Umani (MEDU)
www.mediciperidirittiumani.org
tel. e fax 06/97844892 cell. 334/3929765 Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org Uffici: Via Dei Zeno 10, 00176 Roma Tel. +390697844892/+393343929765 Fax. +390697844892 Via Bronzino 117, 50142 Firenze Tel. +393351853361
è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde.
MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
BAM! Bambini in Alto Mare
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Via Niccolò da Uzzano 91 – 50136 Firenze Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 Telefono: 055.418475 Fax: 055.418475 email: firenze@aibi.it
FOGGIA
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Foggia, Borgo Mezzanone 856 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Viene utilizzato per le finalità sia centro di accoglienza (CDA) che di centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)
FORLÌ
Forlì città aperta
"MAI PIU' LAMPEDUSA" Fiaccolata del 9 Novembre 2013
evento
GENOVA
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
referente: Alessandra Raggi: raggipollio@libero.it
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta info@weareonlus.it
Emergency Infopoint Genova
Sottopassaggio De Ferrari, 14/r 16121 Genova Aperto dal martedì al sabato, dalle 13.00 alle 19.00 Tel: 010 542293 @ emergencypoint.genova@emergency.it
Uno spazio aperto a tutti, un punto di riferimento per i sostenitori di Emergency e per chiunque voglia informarsi sulle attività dell'associazione
Associazione San Marcellino
via Ponte Calvi 2 16124 Genova, Italy +39 010 247 0229 segreteria[at]sanmarcellino.it www.sanmarcellino.it
Siamo nati nel 1945, accogliamo persone che vivono sulla strada e proponiamo loro un percorso che mira al recupero delle abilità personali e alla piena fruizione dei diritti.
ARCI Genova
https://www.facebook.com/arcigenova
Associazione Senza paura Onlus
http://www.senzapaura.org
DIFESA DEI DIRITTI UMANI E ANTIRAZZISMO: questi i principi fondamentali a cui si ispira l’associazione avendo come punti di riferimento la Dichiarazione universale dei diritti umani e la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948.
Via Monaco Simone 6b - 7Genova 16133 Italia associazione@senzapaura.org
GORIZIA
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 248 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Gorizia, Gradisca d’Isonzo 138 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
CIR Gorizia
Proseguono a Gorizia le attività del progetto SPRAR, iniziato nell’aprile 2009. L’ente capofila è la provincia di Gorizia, gli enti gestori sono: la Caritas Diocesana per i servizi di accoglienza e per dei servizi di integrazione non gestiti direttamente dalla provincia di Gorizia; il CIR è ente gestore dei servizi di tutela e dei servizi di integrazione non direttamente gestiti dalla provincia di Gorizia. In totale sono 15 i posti a disposizione per gli utenti (3 donne e 12 uomini, ospiti di 4 appartamenti situati nel comune (città) di Gorizia). Servizio del CIR anche all’interno del CARA.
L’ufficio SPRAR è situato in Provincia di Gorizia; il CIR ha sportello il lunedì e il mercoledì dalle 14.30 alle 17.00 solo per i beneficiari del progetto SPRAR. Il lunedì dalle 9.00 alle 13.30: backoffice. Tel/Fax 0481/385334. Provincia di Gorizia, Corso Italia 55. E-mail: gorizia@cir-onlus.org
All’interno del progetto SPRAR è previsto, con l’autorizzazione della Prefettura di Gorizia, anche un progetto di orientamento legale e di sostegno/assistenza socio-psicologica all’interno del CARA, gestito dal CIR di Gorizia.
Lunedì, Martedì e Giovedì:dalle 09.00 alle17.00 sportello per gli utenti del CARA Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì 9:00 - 17:00
LAMPEDUSA
CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA (CPSA) (L.563/95) (Centro di Primo Soccorso e Accoglienza)
Lampedusa (Agrigento) contrada Imbriacola 381 posti
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
Dopo l'azione del parlamentare Khalid Chaouki il centro è stato sgomberato e sono rimasti 17 detenuti che sono testimoni di azioni criminali, ma si cerca di fare uscire anche loro perchè la loro detenzione è incostituzionale
2013 novembre articolo sul centro
http://www.affaritaliani.it/cronache/lampedusa_storia_recente150409.html
"Il CSPA di contrada Imbriacola, quello dove finiscono i migranti appena sbarcati a Lampedusa, è solo il primo anello del sistema italiano di accoglienza… .. Nascosto in una depressione nel terreno, una sorta di grossa buca in mezzo a colline basse e brulle, il Centro di soccorso e prima accoglienza di contrada Imbriacola è un'infilata di casermoni bianchi al cui interno si trovano gli stanzoni con i letti a castello. Si dorme in 24 per camera e i corridoi sono simili a pantani per l'acqua che fuoriesce dai bagni. Le donne e i minori sono nel primo blocco all'ingresso, separati dagli uomini da un cancello interno che oggi è aperto. Due anni fa dietro quell'inferriata c'era "il gabbio", una zona off limits dove stavano rinchiusi tutti i tunisini maschi sbarcati a Lampedusa. Era un'area di detenzione rafforzata, senza possibilità di accesso a cure e assistenza. Sono ancora visibili i segni della rabbia covata lì dentro. L'ultimo edificio in fondo è uno scheletro di lamiere bruciate e contorte. Un'altra palazzina è molto danneggiata. Non sono stati rimessi in funzione dopo la rivolta e l'incendio del settembre 2011 che portò alla fuga di massa dal centro e agli scontri con i lampedusani.
Una strage sfiorata. In contrada Imbriacola si sfiorò la strage. Anche allora il centro era sovraffollato. I disabili furono salvati a braccia, mentre tutti gli altri ospiti fuggivano alla rinfusa in ogni direzione, con le fiamme alle spalle che divoravano velocemente tre edifici. In quell'incendio è bruciato il "modello Lampedusa". Un sistema di accoglienza portato come esempio nel mondo, che prevedeva l'assistenza sull'isola per rifocillare e identificare le persone nelle prime 72 ore e poi il trasferimento rapido nei piccoli comuni, come a Riace in provincia di Reggio Calabria. Da allora la capienza del Cspa è stata ridotta da 800 posti a 250. Forse una scelta politica per non concentrare sull'isola un numero eccessivo di migranti. Ma la struttura continua a ospitare naufraghi in sovrannumero.
1300 persone in 250 posti. Quest'anno si è toccata la cifra di 1300 che vuol dire oltre cinque volte i posti disponibili. Questo significa dormire accampati sotto gli alberi anche per settimane. Il motivo per cui i trasferimenti non sono rapidi è che tutti i centri governativi, i Centri accoglienza per i richiedenti asilo, sono pieni. I più colpiti sono i bambini. Degli oltre 35mila salvati dal mare nel 2013, almeno seimila sono minori, molti neonati. Save the Children denuncia le condizioni igieniche "disastrose" e che i bambini sopravvissuti al naufragio hanno vissuto per oltre una settimana "in condizioni indecenti all'interno del Cpsa di Lampedusa, in promiscuità con gli adulti e respirando un clima di tensione e disperazione". Chi gestisce. Lampedusa Accoglienza gestisce il Cspa dall'apertura nel 2007 e riferisce che dal centro sono passate in sei anni centomila persone. La struttura fa lavorare 60 operatori con un appalto fino al 2015 del valore di 8.212.500 euro, iva esclusa, per tre anni. Ma la cifra inganna perché è tarata su un budget di circa 30 euro al giorno a migrante per il numero ufficiale dei posti. In media le presenze sono il doppio, spesso il triplo. Quindi la somma è destinata a lievitare. Lampedusa Accoglienza fa parte del consorzio di cooperative sociali Sisifo, che in questo momento gestisce anche il Cspa di Cagliari Elmas, il Cara di Mineo, in provincia di Catania, e ha vinto l'appalto per il Cara di Foggia di 663 posti per un valore triennale di oltre 20 milioni di euro. Ma in quest'ultima struttura Sisifo ancora non è subentrato nella gestione perché i concorrenti Auxilium e Gepsa hanno fatto ricorso."http://sciabica.tumblr.com
Franca Parizi. Councillor for Health, Social Services and Reception and First Help to Migrants:
I don’t think the municipality can do much. The municipality has no power, no authority in matters of reception and first help for migrants, because the Reception Centre is an extra-territorial centre which depends directly on the Ministry of the Interior and so on the Prefecture. But it can make its voice heard, and I think this has been done a lot lately – in order to give migrants a decent reception, this is the only thing that the Municipality can do. And it’s what it is doing now, especially with the media.
Terre Des Hommes Progetto Faro III
http://terredeshommes.it http://www.terredeshommes.it/english/ Viale Monza, 57 – 20125 Milano Tel. +39 02 28970418 – Fax +39 02 26113971
E-mail: info@tdhitaly.org Banca Monte dei Paschi di Siena Ag.57 Milano IBAN IT53Z0103001650000001030344 Codice fiscale: 97149300150
Terre des Hommes è presente a Lampedusa dal 13 giugno 2013 con il progetto Faro III di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini, finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Il nuovo intervento, che segna la terza fase del progetto Faro iniziato due anni fa durante l'Emergenza Nord Africa, rientra nella Campagna 'Destination Unknown' della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo, in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 21 milioni (fonte UNHCR). Nel 2011 Terre des Hommes aveva avviato un progetto di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), che è proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Faro III è finanziato privatamente da Fondazione Prosolidar (http://www. prosolidar. eu/), realtà che da tempo segue e sostiene l'azione di Terre des Hommes in questo delicato ambito. L'intervento, autorizzato dal Ministero dell'Interno, durerà sino a dicembre 2013.
Auser
http://www.vita.it/societa/immigrazione/auser-a-lampedusa-nuovo-circolo-per-l-integrazione.html
Comune di Lampedusa
http://www.comune.lampedusaelinosa.ag.it
C/C DI SOLIDARIETA’UNICREDIT S.P.A. IBAN: IT 71V 02008 82960 000102873863
CAUSALE: “SOLIDARIETA’ PER ACCOGLIENZA LAMPEDUSA”
Askavusa Lampedusa
https://www.facebook.com/askavusa?hc_location=stream https://www.facebook.com/askavusalampedusa?fref=ts
Promuoviamo iniziative socio-culturali e ricreative, l'antirazzismo convinto e il multiculturalismo integrale; a Lampedusa.
Un nuovo circolo per l'integrazione slegato all'emergenza
Biblioteca SALABORSA
http://www.bibliotecasalaborsa.it/ibby/documenti/23597
Salaborsa Ragazzi, piazza del Nettuno 3 40124 Bologna tel. 051 2194478
Libri, bambini e ragazzi Libri senza parole. Dal mondo a Lampedusa e ritorno è un progetto di cooperazione internazionale nato per dotare l'isola di Lampedusa di una biblioteca per ragazzi e promosso da IBBY Italia grazie alla collaborazione del comitato promotore di soci con base a Roma.
Inaugurazione della biblioteca il 20 Novembre 2013 a Lampedusa, giornata dei diritti del fanciullo.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=218322218342270&set=a.121051114736048.22273.100004934796323&&theater
associazione il Giglio Marino
https://www.facebook.com/ilgiglio.marino/info
LA SPEZIA
Comitato solidarietà immigranti(CSI)
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Politica/Alle-18-la-fiaccolata-in-difesa-del-Csi-119676.aspx
Via Pietro Paleocapa, 1619122 LA SPEZIA (SP) tel.: 0187708847
21 Novembre2013: Incontro organizzato dal CSI dove parteciperanno le comunità locali e non solo, la cittadinanza e tutti quelli che hanno la possibilità di unirsi.Un momento storico per la città, un momento di "confronto" tra esperienze diverse e anche un momento per ricordare la fioccolata che si è svolta a La Spezia l'anno scorso
LECCE
CENTRO DI ACCOGLIENZA (CDA)(L.563/95)
Lecce - Otranto (Centro di primissima accoglienza) ? posti ?
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
Sportello Cir
presso la Provincia di Lecce Viale Marche 17 tel. 0832-217618 fax 0832-3242703
Orario di apertura al pubblico lunedì dalle ore 9.30 alle 13.00 e-mail: puglia@cir-onlus.org
LUCCA
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm referenti: Lara Neretti: laraneretti@gmail.com Noela Corti: noela@vodafone.it
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta info@weareonlus.it
MACERATA
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/
Via Roma 362 (c/o Centro Servizi per la famiglia di La Goccia Onlus), 62100 Macerata
Apertura al pubblico: ogni giovedì dalle ore 15.30 alle 19:30. Telefono: 334.9532851
MESSINA
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ via Leonardo Sciascia, 2 – 98168 c/o la Parrocchia S. Francesco d’Assisi San Licandro – Messina Apertura al pubblico: da lunedì al venerdì 9:30-12:30 Telefono: 090.48101 Fax: 090.48101 email: messina@aibi.it
LABOLING Società Cooperativa
Via Nino Ryolo, 20, Milazzo Per informazioni: 090 928 32 14 e
Pace del Mela Comune
℅ ex Scuola Elementare, via Saini - Giammoro Per informazioni: 090 928 32 14 e
Scuola Elementare “Carmine"
P.zza Carmine, Gualtieri Sicaminò Per informazioni: 090 928 32 14
La scuola di italiano in Sicilia: n.3 corsi di Lingua italiana, livello A2, della durata di 100 ore rivolti a 54 cittadini di Paesi Terzi (extracomunitari) e di età compresa tra i 16 e i 65 anni. Si prevedono 2/3 incontri settimanali di 2 ore da novembre 2013 a maggio 2014. Partecipazione gratuita. Ogni corsista riceverà un’indennità di frequenza pari a: € 4,00 per ogni ora di presenza di formazione. E inoltre: Servizio di trasporto; Servizio Baby-sitting; Certificazione linguistica CILS a fine corso. Per informazioni: 090 928 32 14
MESTRE
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Querini, 19/A 30174 Mestre (Ve) Apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00 Telefono/fax: 041.5055496 email: mestre@aibi.it
Poliambulatorio di Emergency a Marghera
Via G.B. Varè 6 30175 Marghera (VE) Tel: 041 0994114 Fax: 041 928475 Bus: 3 - 6 - 6/ - 15 - 25 Bus (extraurbani): Dolo - Padova - Strà Treno: Venezia - Mestre
MILANO
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)Milano, Via Corelli – 132 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
Stazione di Milano
ospitalità e accoglienza profughi siriani di passaggio per il nord europa, e raccolta aiuti sia da distribuire in stazione che da inviare tramite container in Siria. Contatti: Silvia 333 5706437 o rosedidamasco@gmail.com Su FB: Gigliola om sufian
Emergency Ong Onlus, Sede di Milano
Via Gerolamo Vida 11, 20127 Milano Tel (+39) 02 863161 Fax (+39) 02 86316336
Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
CIR Milano
presso Camera del Lavoro CGIL c/o Centro immigrati Corso di Porta Vittoria 43 telefono 02 55025315
Orario ufficio Milano venerdì 9:30 - 17:30 mail: milano@cir-onlus.org http://cir-onlus.org/index.php?lang=en
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Marignano 18 – 20098 Mezzano di San Giuliano Milanese (Milano) Apertura: da Lunedì a Venerdì 9.15 – 18.00
Settore Adozione Internazionale da Lunedì a Venerdì 9.15 – 13.00 Telefono: 02.988.221 Fax: 02.98822.381
Fax Adozione Internazionale: 02.98232020 email: aibi@aibi.it Adozione Internazionale: adozioni@aibi.it Amministrazione: amministrazione@aibi.it
Save the Children
Ufficio di Milano Via Stresa, 3 20125 Milano Tel: (+39) 02.6707.8446 Fax (+39) 02.6719.9525 eas@savethechildren.it
Terre des hommes Italia ONLUS
http://www.terredeshommes.it/english/ http://terredeshommes.it
Viale Monza, 57 – 20125 Milano Tel. +39 02 28970418 – Fax +39 02 26113971 – E-mail: info@tdhitaly.org Banca Monte dei Paschi di Siena Ag.57 Milano IBAN IT53Z0103001650000001030344 Codice fiscale: 97149300150
“Finché un solo bambino rimarrà affamato, malato, abbandonato, infelice e sofferente, chiunque sia, dovunque sia, il movimento Terre des hommes, creato per questo scopo, si impegnerà per il suo immediato e completo soccorso ”. Terre des Hommes è ogni giorno in prima linea per proteggere i bambini dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.
AllTV
http://www.articolo21.org/2013/11/all-tv-il-sogno-di-una-tv-multietnica-diventa-realta-a-milano-grazie-un-giornalista-rifugiato-politico/
ALL-TV: è stata presentata a Milano con la partecipazione del Ministro per l’Integrazione Cecilè Kyenge. “Dalla Carta di Roma all’Etica Professionale: linguaggi per promuovere una convivenza pacifica.” il tema discusso dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia Gabriele Dossena,dal Presidente dell’Associazione Lombardia Giornalisti(Alg), Giovanni Neri, dal Direttore de “Il Fatto Quotiiano.it “ Peter Gomez , da Giancarlo Mazzuca, Direttore de “il Giorno” e Francesco Piccinini di Fanpage.it.
MODENA
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)Modena, Località Sant’Anna – 60 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
da un'articolo di Stefano galieni su Corriere delle MIgrazioni
Nonostante il linguaggio ambiguo della burocrazia, il concetto è chiaro: «È stato soppresso, con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Centro di identificazione ed espulsione di Modena». Il provvedimento, emanato il 23 dicembre scorso, è stato reso noto dal prefetto Michele Di Bari, che anche nei mesi trascorsi, a seguito delle proteste dei sindacati e dei trattenuti, si era interessato alla chiusura temporanea già disposta nello scorso agosto. Allora si era parlato di necessari lavori di ristrutturazione, volti a ripristinare la completa agibilità dello spazio, dopo le rivolte che si erano susseguite. Ora però, anche in attesa di modifica generale della gestione dei centri e dell’intero sistema Cie: «la Prefettura ha avviato le procedure per la disdetta del contratto di locazione dell’immobile e dei contratti di manutenzione per la gestione degli impianti del centro». In pratica si rimanda, a data da destinarsi, l’inizio di lavori strutturali, ma nel contempo si dismette l’impianto. A volere aperto il centro, a credere nella sua “funzionalità”, erano ormai rimasti in pochi nella cittadina emiliana. Lo stesso sindaco, Giorgio Pighi, si era espresso mesi or sono per la sua trasformazione, suggerendo di usarne i locali come spazio per misure alternative alla pena per carcerati prossimi alla fine pena. Altri immaginano di poterlo rendere un luogo destinato ai rifugiati nel quadro dell’ampliato sistema Sprar. Gli stessi abitanti che ad inizio degli anni 2000 avevano raccolto firme per la sua apertura ne hanno sperimentato direttamente il fallimento. Un centro piccolo, questo di Modena, capace di ospitare non più di 60 persone ma che ha sempre fatto discutere, sin dalla sua realizzazione, quando ancora si chiamavano Cpt.
Le origini
Da quando, tramite la legge 40/98 (Turco-Napolitano) erano stati istituiti i Cpta, la “rossa” Emilia Romagna, si era dichiarata disponibile ad ospitarne nel proprio territorio. Originariamente dovevano essere tre: a Bologna, Rimini e appunto a Modena, ma il progetto riminese decadde rapidamente. Nel 2002 si individuò a Modena l’edificio adatto, nel quartiere S. Anna, a due passi dal carcere e nel novembre dello stesso anno due ragazze nigeriane appena ventenni varcarono per prime le porte della struttura. La capacità di accoglienza, limitata inizialmnente a 20 persone, venne portata a 60 nel gennaio successivo. Sei unità abitative, tutte al pian terreno, ognuna con due o tre stanze da letto, un bagno, uno spazio comune e un piccolo giardino. Un anonimo edificio a due piani: sotto gli “ospiti”, sopra gli uffici della polizia e dell’ente gestore. L’appalto era andato, non senza sollevare il dubbio di un conflitto di interessi, alla Confraternita della Misericordia, presieduta da Daniele Giovanardi, fratello dell’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento. Il centro, aperto 6 mesi dopo quello bolognese, era stato voluto soprattutto dalla allora giunta di centro-sinistra, nonostante i dubbi espressi non solo dai movimenti raccolti attorno al Forum Sociale ma dallo stesso presidente della Regione, Vasco Errani e dal vescovo monsignor Benito Cocchi, allora presidente nazionale della Caritas. Tre anni prima la Confederazione degli artigiani (Cna) locale e l’associazione Vivere Sicuri (sic) raccolsero firme per chiedere interventi più duri contro la criminalità (ovviamente straniera). Era un periodo di fobia securitaria nella placida cittadina emiliana e il Cpt venne visto come la giusta soluzione tanto dal sindaco Giuliano Barbolini quanto dal questore Oscar Fioriolli. Per risolvere il problema dei detenuti rilasciati con troppa facilità, entrambi pensarono di poter utilizzare i Cpt per «far scontare almeno 30 giorni (60 con la riforma) ai “delinquenti”». In particolare, il sindaco rilasciò una singolare intervista, poi fatta propria dallo stesso direttore Daniele Giovanardi, in cui si affermava: «Questa struttura non servirà ad arrestare coloro che vengono clandestinamente a cercare lavoro in Italia. Loro in un Cpt non devono neppure metterci piede, anzi devono essere sostenuti nella loro ricerca». Ma a stabilire che i piccoli reati debbano essere puniti con la carcerazione immediata non dovrebbero essere le amministrazioni locali, mentre la legge che istituiva i centri di questa eventualità non parlava proprio. «Io non so se sia un problema di disfunzione del sistema carcerario italiano – ribadiva il sindaco – ma ho fiducia che il nuovo Cpt sarà utile per risolvere il problema della delinquenza. Se non sarà così, sarò io il primo a prendere i cartelli e scendere in piazza». Ma a protestare contro un centro da subito fallimentare, furono soltanto alcune forze politiche della sinistra diffusa, i centri sociali, l’associazionismo solidale, la Cgil (anche Siulp) e il vescovo.
I risultati
Il centro doveva essere la dimostrazione di come fosse possibile garantire una assistenza di altissima qualità, non a caso si ottenne che per ognuno dei trattenuti lo Stato garantisse circa 75 euro giornalieri. Come poi venissero spesi questi soldi resta un mistero. Il 18 aprile del 2004 Report mandò in onda un servizio televisivo realizzato da Giovanna Boursier nel quale Daniele Giovanardi dichiarò candidamente che parte del denaro ottenuto per la gestione sarebbe servito per acquisire nuove ambulanze. Il professor Giovanardi era infatti anche primario presso il policlinico cittadino.
La mattina del 25 dicembre 2004 una giovane rumena, trattenuta nel Cpt nonostante fosse incinta di nove mesi, partoriva una bambina che avrebbe poi chiamato Natalia in ricordo di quel giorno, senza che il personale del centro avvertisse i servizi sociali della città di Modena. La bambina nacque a bordo dell’ambulanza che portava finalmente la madre a partorire. Nel settembre del 2006, W.F. 26 anni cinese, veniva ricoverata per trauma da percosse. Doveva essere rilasciata proprio il 22 del mese perché alla scadenza del suo sessantesimo giorno di permanenza al Centro, ma non era stata identificata. Non trovando gli operatori, la ragazza, che non parlava italiano, aveva cominciato ad agitarsi. A quel punto – secondo quanto hanno raccontato le compagne del reparto femminile – sarebbe intervenuto un agente di polizia, di turno al controllo della struttura, che l’avrebbe prima bloccata e schiaffeggiata, per poi prenderla a calci una volta caduta a terra. «Abbiamo assistito tutte alla scena, è stata molto violenta, abbiamo sentito le sue urla», dichiararono allora le compagne alla stampa. E a seguire, pestaggi e denunce per “resistenza a pubblico ufficiale”, fino al suicidio, il 15 ottobre 2007 di un ragazzo tunisino di 23 anni seguito, “imitato”, a 48 ore di distanza, da un altro trattenuto di 25 anni. Gli stessi funzionari di polizia avevano in passato protestato anche con gesti eclatanti, minacciando le proprie dimissioni. Non volevano continuare a fare i secondini.
La trasformazione in Cie e l’aumento dei tempi massimi di trattenimento, non fanno che peggiorare la situazione nel centro, nel 2011 con la Spending review c’è un taglio drastico dei finanziamenti che la Misericordia dichiara di non poter sostenere. Una gara al ribasso che viene aggiudicata dal Consorzio L’Oasi di Siracusa, già intestatario degli omologhi di Bologna e Trapani (Contrada Milo). I lavoratori percepiscono solo i primi due mesi di stipendio, poi, in seguito alle proteste, deve provvedere la prefettura. Nel frattempo continuano i fattacci di cronaca spicciola, da ultimo, nel marzo 2012, il trattenimento ingiustificato di Andrea e Senad, due giovani apolidi di origine bosniaca ma nati e cresciuti in Italia. Nell’agosto del 2013, il 14, il centro viene temporaneamente chiuso mentre nel frattempo veniva annullato l’atto di gestione a causa della mancanza del Durc (Documento Unico sulla Regolarità Contributiva): in pratica non erano stati versati ai dipendenti neanche i contributi. La Prefettura dispone verifiche sulla convenzione, il sostituto procuratore Marco Niccolini ha avviato un’indagine sulle condizioni igienico-sanitarie del centro che ha affiancato quella sulla gestione generale e contabile. I detenuti sono stati trasferiti altrove. E per i 30 dipendenti è stata firmata la Cassa integrazione straordinaria in deroga a zero ore per 3 mesi. Il 16 novembre la Cgil ha chiesto il rinnovo fino alla fine dell’anno. Ma L’Oasi non ha inviato la documentazione necessaria alla Regione e la cassa integrazione non è partita. Daniele Giovanardi ha anche dichiarato che riprenderebbe la gestione del centro, anche a costi stracciati, ma senza ex detenuti. C’è solo da augurarsi che Modena resti senza Cie. A protestare contro la chiusura resta la destra, in particolare si registra l’accanimento del vice sindaco di Sassuolo Francesco Menani (Lega Nord) che ha scritto al ministro Angelino Alfano chiedendo che i Cie vengano rifinanziati e potenziati.
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
Referenti: Lorena Castellazzi: lorena.caste@gmail.com
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NAPOLI
CIR - Rosaria De Ponte
presso il centro di interculturale “Nanà” per minori non accompagnati della cooperativa sociale Dedalus-
(Vico Tutti i Santi 65, traversa di Corso Garibaldi campania@cir-onlus.org NAPOLI-ANTENNA REGIONALE PROGETTO RIRVA
Asper
http://www.asper-eritrea.com/
L’ASPER è un’Associazione Onlus, pertanto non ha scopo di lucro.
E' stata costituita presso il tribunale di Napoli nell’ottobre del 2004 e deve il suo nome ad un duplice significato.
Il primo si riferisce ad "Associazione per la Tutela dei Diritti Umani del Popolo Eritreo", l’altro è la parola latina" asper" che esprime qualcosa di “aspro, tortuoso, difficile”, proprio come il cammino che l’Associazione stessa intende percorrere: rompere il muro di silenzio ed omertà nei confronti dell’opinione pubblica internazionale sulla tragedia del popolo eritreo che ha tanto combattuto e sofferto per conquistare la propria libertà e che invece è oppresso da una dittatura tra le più cruente al mondo. Difficile parlarne, difficile denunciare, vista la scarsa chiarezza che esiste e l’ambiguità del coinvolgimento italiano in Eritrea. e-mail : asper.eritrea@gmail.com phone for Italy: +39 3343843669 phone for Germany: +49 1791600287
NOVARA
Casa Piccolo Bartolomeo
Associazione Mamre di Borgomanero
http://www.lastampa.it/2013/10/23/edizioni/novara/offriamo-un-alloggio-per-ospitare-i-profughi-di-lampedusa-RFub3Gi214GcIxDe9VE9LP/pagina.html
BORGOMANERO, Santo Stefano
ORVIETO
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm referente: Silvia Angeli: silviangeli@gmail.com
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OTRANTO
CENTRO DI ACCOGLIENZA (CDA)(L.563/95)
Lecce - Otranto (Centro di primissima accoglienza)
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
PADOVA
Meltingpot
http://www.meltingpot.org https://www.facebook.com/pages/Melting-Pot-Europa/137210956310640Puoi contattare la redazione del Progetto Melting Pot Europa attraverso l’indirizzo di posta elettronica redazione@meltingpot.org Fax: 049 8824273
Potrai quindi: Arricchire la sezione giuridico legale Sans Papiers inviandoci commenti, approfondimenti, analisi o segnalazioni di contenuti normativi o giurisprudenziali
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___We Are Onlus
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raccolta urgente formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini Banca Popolare dell'Emilia Romagna - Ag.2 Bologna
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Prefettura di Palermo BANDO per ospitalità con scadenza 15 novembre 2013
Disponibilità a svolgere servizio di accoglienza in favore di Cittadini Extracomunitari
La Prefettura di Palermo – Ufficio Territoriale del Governo, in ottemperanza a quanto disposto dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, ha la necessità di individuare nel territorio della Provincia strutture che vengano messe a disposizione per svolgere temporaneamente, il servizio di accoglienza in favore di immigrati prima dell’inserimento in uno dei CARA governativi o in una struttura dello SPRAR. A tale riguardo, si fornisce in allegato lo schema della convenzione, unitamente all’elenco della prescritta documentazione da far pervenire a corredo dell’offerta entro il prossimo 15 novembre 2013.
Poliambulatorio di Emergency a Palermo
Via G. La Loggia 5/a 90129 Palermo Tel: 091 6529498 Fax: 091 6512553 Bus: 309 - 339 - 389 - 105 da Piazza Indipendenza in direzione Corso Calatafimi
Il Giardino di Madre Teresa
https://www.facebook.com/pages/Il-Giardino-Di-Madre-Teresa/127553007295007
piazzetta dell'origlione n.17 a Palermo
la ludoteca è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 7h30 alle 18h. - Il sabato dalle 7h30 alle 14h.
Potete rivolgevi a Rosita Marchese 388-1149057
Qui si entra in un mondo magico,dove i bimbi sono tutti uguali , dove non esiste l'appartenenza sociale, dove i loro sorrisi come i loro pianti ci servono a comprendere meglio tutto, dove la voglia di dare, ha il sopravvento su tutto
Adduma Onlus
http://www.tuttavia.eu/la-citta/489-gli-avvocati-dei-diritti-umani.html
Avvocati dei Diritti Umani
Via N.Turrisi 59, Palermo fax: 0916023280, e-mail: gbisagn@tin.it
"All'indomani della strage di Lampedusa, si impone una riflessione sulle attività a favore e contro i migranti , riflessione che metta sul tavolo i risultati delle politiche europee di contrasto all'immigrazione cosidetta illegale, gestita attraverso l'Agenzia Europea Frontex, e, d'altra parte, i risultati delle politiche di soccorso e salvataggio umanitario intese in senso lato".
Pacepace.org:
http://www.pacepace.org/index.php
Mail: info@pacepace.org La missione accoglie ed assiste circa 800 persone grazie all’operato dei missionari: Fratel Biagio, Don Pino, Fratello Giovanni, Sorella Mattia, Sorella Alessandra e Sorella Lucia, alla collaborazione fattiva degli stessi fratelli e sorelle accolti e il grande aiuto di oltre 400 volontari.
Ogni comunità è dotata di una cucina e di una mensa dove vengono distribuiti tre pasti al giorno (complessivamente circa 2.400 pasti al giorno); è inoltre garantita un’assistenza medica e farmaceutica per tutti i fratelli accolti e dei servizi docce e vestiario per i tanti poveri che ogni giorno bussano alla porta della Missione.
include le seguenti organizzazioni:
Missione di Speranza e Carità Via Archirafi, 31- Palermo - 90123 Telefono: 091.61.61.887 Fax: 091.61.65.2
Cittadella Via Decollati, 29 - 90127 PALERMO Tel. 091.61.62.629 Fax. 091.61.65.297
Accoglienza Femminile Via Garibaldi, 3 - 90133 PALERMO Tel. 091.6161421 Fax. 091.6165297 Asp 6 di Palermo
convegno “La medicina umanitaria e delle immigrazioni”
http://agrigento.blogsicilia.it/immigrati-nasce-il-presidio-sanitario-permanente-a-lampedusa/225166/
PERUGIA
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PISA Sportello Immigrati USB Pisa
www.usb.it
sportelloimmigratiusbpisa@officinaweb.it 050500442 – 3357259028 – 3393577796 - 3472486789
USB ha un approccio sindacale intercategoriale, con l’obiettivo di contrapporsi alla frammentazione dei lavoratori connettendo le lotte nei luoghi di lavoro, sul territorio e nel sociale.
Attraverso una capillare diffusione sul territorio nazionale (90 sedi in tutte le regioni), USB rappresenta ed organizza i soggetti del lavoro e del non lavoro, è sindacato accogliente per le nuove istanze sociali, è sindacato "meticcio", è sindacato “contaminato” dalle esperienze provenienti da altre realtà di lotta: per la casa, per l’ambiente, per i beni comuni, per i diritti uguali dei migranti.
USB rifiuta lo "sviluppismo", che distrugge vite umane e territori, genera guerre, razzismo e miseria e vuole porsi come sindacato capace di attivare un cambiamento generale nel nostro paese.Oltre 600 delegati, di tutti i settori del mondo del lavoro e provenienti da ogni parte d’Italia, hanno scelto di dare vita alla USB, Unione Sindacale di Base, la nuova confederazione varata il 23 maggio 2010 al Teatro Capranica di Roma.
Osservatorio Diritti Umani Onlus
http://www.osservatoriodirittiumani.it/index.php info@osservatoriodirittiumani.it Lungarno Galileo Galilei, 2 56125, Pisa ITALIA
L’Osservatorio Diritti Umani è un’associazione no-profit che si prefigge l’obbiettivo di contribuire alla promozione e protezione dei diritti umani in Italia, a vantaggio in particolare delle categorie più vulnerabili della società. Siamo indipendenti da governi, istituzioni pubbliche, partiti o movimenti politici e agiamo esclusivamente per assicurare il pieno rispetto dei principi sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nei successivi strumenti normativi di carattere internazionale di cui l’Italia è parte.
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http://weareonlus.it/weareonlus.htm referenti: Lara Neretti: laraneretti@gmail.com Noela Corti: noela@vodafone.it info@weareonlus.it
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
Africa Insieme
http://africainsieme.wordpress.com/
https://www.facebook.com/pages/Africa-Insieme/154277324630118
Presso Rebeldia Circolo ARCI Via Montanelli 123 PISA ITALIA
È un’associazione laica che si batte, sul territorio locale e regionale, per i diritti dei migranti e per una piena e universale cittadinanza
PORDENONE
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/
V.le Grigoletti, 3 (presso IRIPES onlus), 33170 Pordenone Apertura al pubblico: martedì dalle 11:00 alle 17:00. Telefono: 366.7801226 email: pordenone@aibi.it
Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono .
RAGUSA
CENTRO DI ACCOGLIENZA (CDA)(L.563/95) (Centro di primo soccorso e accoglienza)
Ragusa Pozzallo 172 Posti
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento.
Medici senza Frontiere
http://www.medicisenzafrontiere.it/collaboraconnoi/lavorare_con_MI.asp
MEDIATORE CULTURALE LINGUA TIGRINA (scadenza 27/10/2013)
Missione Italia cerca Mediatori Culturali di lingua Tigrino da inserire nei propri progetti.
Il mediatore culturale darà il proprio supporto di mediazione linguistica ai medici di MSF nello svolgimento delle attività che si svolgeranno nella provincia di Ragusa.
Si Richiede: - Madrelingua Tigrino e/o ottima conoscenza della lingua Tigrina, - Ottima Conoscenza della lingua Italiana, - Buona conoscenza di una seconda lingua tra Francese e/o Inglese, - Ottima conoscenza del territorio della provincia di Ragusa, - Diploma di mediatore culturale o almeno 1 anno di esperienza in posti simili, - Esperienza pregressa nel contesto migrazione e ambulatori STP, - Patente di guida tipo B. Qualità specifiche: - Regolare Permesso di Soggiorno - Conoscenza del Sistema Sanitario Nazionale - Attitudine all’ascolto e all’accoglienza - Capacità diplomatiche e Flessibilità - Capacità a lavorare in gruppo CONDIZIONI Contratto a progetto. Sede di lavoro Ragusa e provincia.
MEDIATORE CULTURALE LINGUA ARABA
Missione Italia cerca Mediatori Culturali di lingua ARABA da inserire nei propri progetti. Il mediatore culturale darà il proprio supporto di mediazione linguistica ai medici di MSF nello svolgimento delle attività che si svolgeranno nella provincia di Ragusa. Si Richiede: - Madrelingua arabo e/o ottima conoscenza della lingua araba - Ottima conoscenza della lingua Italiana - Buona conoscenza di una seconda lingua tra Francese e/o Inglese - ottima conoscenza del territorio della provincia di Ragusa - Diploma di mediatore culturale o almeno 1 anno di esperienza in posti simili, - Esperienza pregressa nel contesto migrazione e ambulatori STP. - Patente di guida tipo B Qualità specifiche: - Regolare Permesso di Soggiorno - Conoscenza del Sistema Sanitario Nazionale - Attitudine all’ascolto e all’accoglienza - Capacità diplomatiche e Flessibilità - Capacità a lavorare in gruppo CONDIZIONI Contratto a progetto. Sede di lavoro Ragusa e provincia. CANDIDATURA I candidati interessati possono inviare la propria candidatura inviando Curriculum Vitae e lettera di motivazione con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (D.Lgs 196/2003) all’indirizzo email: msfocb-rome-admin@brussels.msf.org entro e non oltre il 27/10/2013. Medici Senza Frontiere si impegna a selezionare i propri collaboratori esclusivamente sulla base delle competenze professionali, indipendentemente da elementi relativi a provenienza culturale, genere, orientamento sessuale. Medici Senza Frontiere cerca di dare una risposta personale a tutti coloro che inviano una candidatura. In alcune occasioni però questo è reso difficile dall'alto numero di candidature ricevute. Pertanto, qualora non si fosse contattati nell'arco delle quattro settimane successive alla data indicata per il termine del bando, si prega di considerare ciò quale riscontro non positivo alla candidatura stessa. Si assicura il rispetto del trattamento dati sensibili a norma del Decreto Legislativo 196/2003
(Pozzallo) Comitato Antirazzista "Restiamo Umani" di Pozzallo
Passeggiata Solidale Non Violenta a cui aderiscono: - Libera, coordinamento Sicilia, associazioni nomi e numeri contro le Mafie - Borderline Sicilia
- Il Clandestino con permesso di soggiorno - I Siciliani Giovani, giornale antimafioso - Legambiente Ragusa circolo “Il Carrubo” - CGIL Ragusa - Coop Quetzal di Modica - Coordinamento regionale dei Comitati No Muos - Associazione per i diritti umani di Vittoria- Associazione Culturale degli Artisti ArtMix - Rete degli Studenti di Modica- Associazione di Volontariato “Don Giuseppe Puglisi”, Modica. - Associazione Attiva-mente
http://www.essepress.com/pozzallo-grande-successo-la-passeggiata-solidale-violenta-il-razzismo-soddisfatti-gli-organizzatori/
Un Aiuto (Scicli)
https://www.facebook.com/groups/736429459716962/?fref=ts
gruppo di volontariato raccolta vestiti per il centro di accoglienza
REGGIO CALABRIA
Emergency Poliambulatorio a Polistena (RC)
Lunedi - venerdì 9.00-18.00 via Catena 45, secondo piano Polistena (RC) Tel. +39 347 3448435 Bus: autolinee Lirosi per Polistena Treno: stazione di Gioia Tauro, proseguire poi con le linee Lirosi per Polistena Auto: da ROSARNO, SS682 Jonio-Tirreno uscita Polistena; da TAURIANOVA/CINQUEFRONDI SS536 uscita Polistena-via Catena
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Argine Destro Calopinace 34 c/o Piazza Sant’Anna 89128 Reggio Calabria Apertura al pubblico: su appuntamento Telefono: 0965.20352 email: reggiocalabria@aibi.it
Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono .
REGGIO EMILIA
Associazione culturale Partecipazione
www.partecipazione.eu
CENTRO D'ASCOLTO SOLIDALE E DI MUTUO SOCCORSO
Via Due Canali, 1/A – Reggio Emilia (di fronte al mercato ortofrutticolo)
Giorni ed orari di apertura al pubblico: Giovedì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.30
per appuntamenti, o urgenze: (+39) 327 4237046 per ulteriori informazioni su: info@partecipazione.eu
https://www.facebook.com/notes/partecipazione/centro-dascolto-solidale-e-di-mutuo-soccorso/504991132942263
Il Centro d'Ascolto Solidale e di Mutuo Soccorso è un luogo di accoglienza, se non abitativa, prima di tutto umana. Un “polmone umanitario”, come è stato da alcuni definito, dove le persone possano essere ascoltate davanti ad una bevanda calda, dire “esisto anche io”, e avere la possibilità, se lo si desidera, di raccontare la propria storia e vederla divulgata nelle forme che si decideranno insieme (testimonianza audio-filmata, scritta, in forma identificata o anonima).
Associazione Città Migrante
http://cittamigrante.noblogs.org
Città Migrante è un’associazione composta da cittadini di origine straniera ed italiana che insieme vogliono promuovere la cultura dell’accoglienza e favorire nuove forme di interazione. Città Migrante ritiene essenziale comprendere e tutelare i diritti di tutti e di tutte, dedicando un’attenzione particolare ai soggetti più vulnerabili o maggiormente ricattabili sul piano sociale. Fra di essi ha scelto di occuparsi in modo specifico dei migranti e delle problematiche connesse al loro vivere qui in Italia.
L’obiettivo tuttavia non è quello difacilitare il processo di integrazione di una minoranza rispetto ad una cultura dominante.
cittamigrante@gmail.com
ROMA
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
Roma, Ponte Galeria – 360 posti
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Roma, Castelnuovo di Porto 650 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/10/16/news/clandestini_il_grande_business_da_lampedusa_a_roma-68743833/
"Roma. La Misericordia punta a gestire anche il Cara di Castelnuovo di Porto. La gara è in corso. Per il triennio fino al 2016 l'appalto è di 21.352.500 euro. Per ora la struttura è ancora in mano all'Associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalle associazioni Acuarinto di Agrigento e Synergasia di Roma con a capo la francese Gepsa (Gestion etablissements penitenciers services auxiliares) e Cofely Italia, entrambe sono società che appartengono al gruppo Gdf-Suez, multinazionale dell'energia. Gepsa in Francia lavora nel campo delle carceri. Il valore complessivo dell'appalto per il periodo 2010-2013 è stato di 34 milioni e 500mila euro, al netto dell'Iva. Utenze e manutenzione del centro restano a carico della prefettura. La capienza teorica è 650 posti, quella effettiva 800. Attualmente non ci sono posti disponibili. Le persone "vengono messe in sovrannumero per ordine del Viminale", fanno sapere nel Cara. I tempi di permanenza media calcolati ad agosto sono stati di 255 giorni (dato ufficiale del ministero dell'Interno), pari a 8 mesi e mezzo. Ma ci sono anche persone come Ken che sono ospitate dal 2011. È scappato dalla guerra in Libia e ha avuto il diniego alla protezione, ha fatto ricorso e aspetta l'esito che dovrebbe arrivare fra altri due mesi." Un ponte per…
www.unponteper.it
Piazza Vittorio Emanuele II, 132 - 00185 Roma - Tel. +390644702906
Medici per i Diritti Umani (MEDU)
www.mediciperidirittiumani.org
tel. e fax 06/97844892 cell. 334/3929765 Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org Uffici: Via Dei Zeno 10, 00176 Roma Tel. +390697844892/+393343929765 Fax. +390697844892 Via Bronzino 117, 50142 Firenze Tel. +393351853361
è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde.
MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
Emergency Ong Onlus, sede di Roma
Via dell'Arco del Monte 99 A, 00186 Roma Tel (+39) 06 688151 Fax (+39) 06 68815230
Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
CIR Roma
sede centrale - Via del Velabro 5/A 00186 Roma Tel.+39 06 69200114 Fax+39 06 69200116 E-mail cir@cir-onlus.org
ROMA – Progetto “RE-LAB: start-up your business” ROMA-ANTENNA REGIONALE PROGETTO RIRVA Centro Miraste
Il CIR gestisce il servizio di assistenza psicologica presso il Centro Enea, attraverso il progetto Litus
Esc Infomigrante
http://infomigrante.wordpress.com
e-mail: sportello.infomigrante@gmail.com Indirizzo: Via Dei Volsci 159, San Lorenzo, Roma
Sportello di autotutela legale che si terrà tutti i martedì dalle 18 alle 21. E’ uno sportello gratuito ed aperto a tutti, in cui non è necessario esser in possesso di documenti e tramite il quale ci si potrà accordare con degli avvocati per la risoluzione di problemi specifici, quali le pratiche di richiesta del permesso di soggiorno, i ricorsi per i decreti di espulsione e i problemi legati in generale alle vertenze sul lavoro.
Assieme allo sportello è attiva una scuola di italiano per stranieri che si terrà tutti i giovedì dalle 18 alle 20 e tutti le domeniche dalle 11 alle 13. Ugualmente non sono necessari documenti per partecipare alle lezioni, e attraverso un breve colloquio gli studenti verranno assegnati al livello adeguato.
Libera
Sede Legale in Via Quattro Novembre, 98, 00187 Roma - P.Iva: 06523941000 CF: 97116440583
Segreteria Tel. 06/69770301 /2 /3 Fax 06/6783559 libera@libera.it Presidenza Tel. 06/69770322 presidenza@libera.it Direzione Tel. 06/69770322 direzione@libera.it
Amministrazione Tel. 06/69770329 amministrazione@libera.it - sostienilibera@libera.it Raccolta fondi tel. 06/69770320 - Fax. 06/6783559 sostieni@libera.it lasciti@libera.it aziende@libera.it Organizzazione Tel. 06/69770326 organizzazione@libera.it Ufficio stampa & Comunicazione Tel. 06/69770328 redazione@libera.it ufficiostampa@libera.it comunicazione@libera.it Tesseramento Tel. 06/69770328 - Fax. 06/6783559 tesseramento@libera.it Progetti Tel. 06/69770324 progetti@libera.it Educazione alla legalità Tel. 06/69770325 - 06/69770323 formazione@libera.it educazionelegalita@libera.it scuola@libera.it regoliamoci@libera.it Ufficio beni confiscati - LiberaTerra Tel. 06/69770322 - 06/69770331 beniconfiscati@libera.it Campi di volontariato Tel. 06/69770335 estateliberi@libera.it Settore internazionale Tel. 06/69770333 international@libera.it Sport Tel. 06/69770330 sport@libera.it Familiari vittime innocenti Tel. 06/69770331 memoria@libera.it
Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l'unica organizzazione italiana di "community empowerment" che figuri in questa lista, la prima dedicata all'universo del no-profit.
Centro Astall
http://www.centroastalli.it
Sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) Roma, Italia
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/
Via Lungotevere dei Vallati, 10 00186 Roma Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 Telefono: 06.68808686 Fax: 06.68808608 email: roma@aibi.it
Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono .
Save the Children
Save the Children Italia Onlus Via Volturno, 58 00185 Roma Tel: (+39) 06.4807.001 Fax: (+39) 06.4807.0039 email; info@savethechildren.it
Servizio sostenitori serviziosostenitori@savethechildren.it
Sostegno a distanza, Child link e Child Guardian sostegnoadistanza@savethechildren.it Bomboniere e liste nozze solidali bomboniere@savethechildren.it Lasciti testamentari lasciti@savethechildren.it Volontari federica.testorio@savethechildren.it Ufficio stampa press@savethechildren.it Rapporti con aziende corporate@savethechildren.it Eventi eventispeciali@savethechildren.it Dialogatori rita.rossi@savethechildren.it - 06.4807.0043 Dipartimento Programmi programmi@savethechildren.it
Legambiente
http://www.legambiente.it
Direzione Nazionale - Via Salaria 403, 00199 Roma - Tel. +39 06 862681 - fax +39 06 8621 8474 - legambiente@legambiente.it
Medici senza Frontiere Onlus
www.msf.it via Magenta 5, 00185 Roma Tel 06 88806000 - Fax 06 88806020 - E-mail msf@msf.it
Forniamo assistenza medica dove c'è più bisogno senza distinzioni di razza, religione o credo politico. Indipendenti. Neutrali. Imparziali.
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm referente: Monia Matina: moniamatina@hotmail.com
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta info@weareonlus.it UNI
Unieui l'ecole Internationalle
http://www.ecoleuniversitaireinternationale.org/it/corsi/altri-corsi.htm Piazza Rondanini ROMA tel +39.377.2879985 email: info@ecoleuniversitaireinternationale.org
SALERNO
Agenzia Stranieri Salerno
https://www.facebook.com/AgenziaStranieriSalerno Via Gian Vincenzo Quaranta n.3/A - Salerno Ufficio 089/2964883 Mobile 388/8541733
Cooperativa Sociale Fili D'Erba
http://info@cooperativafiliderba.org
Cooperativa Fili D'Erba - via Trento, 177 - 84100 Salerno | P.iva/C.F. 03803190655 Via Trento, 177 - 84129 SALERNO Tel - fax: 089727317 cooperativasocialefiliderba@cgn.legalmail.it
Centri socio-educativi per minori Il Girasole - Mariconda
Centri di accoglienza Casa Dolce Casa La Casa di Hansel e Gretel - Anthos
Tirocinio professionale Università Suor Orsola Benincasa Napoli Università degli Studi di Salerno Facoltà di Scienze della Formazione
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/ Via Bastioni 4 c/o Caritas Diocesana - 84122 Salerno Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 Telefono: 089.225779 email: salerno@aibi.it
Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono .
SASSARI
Emergency Sportello di orientamento socio-sanitario per migranti e indigenti
c/o ASL 1 via Monte Grappa 82 (piano terra), 07100 - SASSARI
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 Tel: +39 345 3719597 e-mail: infosassari@emergency.it
A metà dicembre 2012 Emergency ha aperto a Sassari uno Sportello di orientamento socio-sanitario, dove i nostri mediatori sono disponibili per aiutare gratuitamente migranti e persone in stato di bisogno ad accedere alle cure del Servizio sanitario nazionale.
SIRACUSA
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
Emergency
http://www.emergency.it/italia/siracusa-assistenza-medica-migranti.html
A Siracusa, i medici e i mediatori di Emergency sono al lavoro per garantire assistenza sanitaria ai migranti che sbarcano ormai quotidianamente sulle coste. Sono migliaia le persone che dall'inizio dell'anno sono sbarcate sulla costa sud-est della Sicilia, in particolare nella zona di Porto Palo di Capo Passero, e si prevede che continueranno ad aumentare.
I nostri medici, presenti con un ambulatorio mobile, garantiscono l'assistenza medica di base nei pressi dell'ex scuola Umberto I di Siracusa, dove sono ospitate circa 250 persone che provengono soprattutto dal Corno d'Africa, dalla Siria e da tutto il Medioriente.
Nel team lavorano anche tre mediatori per facilitare l'accesso dei migranti ai servizi socio sanitari già disponibili nella provincia di Siracusa, grazie a un servizio di orientamento e di accompagnamento per la concessione dei codici Stp (Straniero temporaneamente presente) ed Eni (Europeo non iscritto). per contatti vedi Emergency Palermo o Reggio Calabria
AccoglieRete (Priolo)
PRESSO LE SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE DI MARIA in via dell’Olimpiade, 29 a SIRACUSA
associazione di volontariato nata dal lavoro svolto quest’estate in tanti, con l’emergenza sbarchi, per la cura dei ragazzi, l’apertura delle tutele e i rapporti con servizi sociali, tribunali, persone di buona volontà che vogliono dare un aiuto, diventa sempre più un lavoro sistematico e giornaliero che come gruppo stiamo assumendo.
Il centro di Priolo accoglie ad oggi 117 ragazzi. AccoglieRete fa un lavoro che ha innanzitutto attenzione alla dignità, alla storia di ogni ragazzo, conoscendoli ad uno ad uno grazie alle interviste e alla cura che con i tutori si ha di loro.
Abbiamo necessità di reperire vari materiali per non dover sempre fronteggiare le richieste in stato di emergenza.
Servono INDUMENTI PER RAGAZZO MASCHIO DI ETA’ TRA I 13 E I 18 ANNI: pantaloni jeans TAGLIE DA 38 A 44 massimo (più grandi non vanno bene)
maglioni di lana e felpe da ragazzo biancheria intima: mutande, magliette e calzettoni tute da ginnastica
crema per il corpo (i ragazzi dei Paesi sud sahariani hanno la pelle molto secca che necessita oli e creme, altrimenti può raggiungere una secchezza che crea problemi dermatologici) scarpe dai numeri 39 a 43 giubbotti invernali, berretti di lana e guanti (i ragazzi non sono abituati al freddo che trovano arrivando da noi).
Vi chiediamo di lasciare solo quello specificato.
Grazie al servizio di volontariato di un gruppo di insegnanti, dal mese di novembre al centro di Priolo i ragazzi studiano la lingua italiana. Per i nuovi arrivati che si inseriscono in questi giorni servono: quaderni o quadernoni penne POTETE FAR PERVENIRE IL MATERIALE , da lunedì a sabato, mattina e pomeriggio dalle ore 9.00 fino alle ore 18.00.
TERNI
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm referente: Silvia Angeli: silviangeli@gmail.com
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta info@weareonlus.it
TORINO
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Torino, Corso Brunelleschi – 180 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
BAM! Bambini in Alto Mare
http://www.aibi.it/ita/chi-siamo/aibi-in-italia/
corso Matteotti 11 – 10121 – Torino Apertura al pubblico: lunedì e martedì 10:00/13:00 giovedì 11:00/ 14:00 mercoledì e venerdì 15:00/18:00. Telefono: 011.2262396 email: torino@aibi.it
Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono .
ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
Sede legale -Progettazione, Ricerca, Documentazione
Manuela Spadaro - via Gerdil, 7 - 10152 - Torino tel/fax 011.4369158 email mailto:segreteria@asgi.it
Amministrazione Serena Pecchio - via Gerdil, 7 - 10152 - Torino tel/fax 011.4369158 email contabilita@asgi.it
Emergency Infopoint Torino
Corso Vittorio Emanuele II, 65 10121 Torino Metro fermata Re Umberto, bus 9-52-64-67-68
Aperto dal martedì al venerdì, dalle 14.00 alle 19.00 Tel: (+39) 011 4546456 @ emergencypoint.torino@emergency.it
Uno spazio aperto a tutti, un punto di riferimento per i sostenitori di Emergency e per chiunque voglia informarsi sulle attività dell'associazione
Medici per i Diritti Umani (MEDU)
www.mediciperidirittiumani.org
tel. e fax 06/97844892 cell. 334/3929765 Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org Uffici: Via Dei Zeno 10, 00176 Roma Tel. +390697844892/+393343929765 Fax. +390697844892 Via Bronzino 117, 50142 Firenze Tel. +393351853361
è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde.
MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
Ufficio Pastorale Migranti
http://www.migrantitorino.it
L’Ufficio per la Pastorale dei Migranti è un organismo pastorale costituito dall’Arcivescovo di Torino con statuto specifico (01 marzo 2001) per favorire l’evangelizzazione dei migranti. I settori di azione indicati dallo Statuto sono cinque : migranti stranieri, italiani all’estero, Rom (Zingari), personale dei circhi, addetti alla navigazioneArcidiocesi di Torino Ufficio per la Pastorale dei Migranti Via Ceresole 42, 10155 Torino Orari: Dal lunedì al venerdì 8-12 e 13.30-17 Chiuso mercoledì pomeriggio Telefono: 011.2462092 - 011.2462443 Fax: 011.202542 migranti@diocesi.it Indirizzo genericomigrantilav@diocesi.torino.it Settore lavoroconsulenze.upm@diocesi.torino.it Consulenze in materia di ingresso e soggiorno amministrazione.upm@diocesi.torino.it Ufficio segreteria - Amministrazionemigrantidoc@diocesi.torino.it Donne Vittime della tratta (Art. 18)
Cammini di salute
http://www.camminidisalute.org/
Prospettive di cura per migranti vulnerabili di nazionalità extraeuropea
Via Lemie 29c, Torino 10149 viedisalute@gmail.com
TRAPANI
CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Trapani, Serraino Vulpitta – 43 posti
Trapani, loc Milo - 204 posti
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il Decreto-Legge n. 89 del 23 giugno 2011, convertito in legge n. 129/2011, proroga il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri dai 180 giorni ( previsti dalla legge n. 94/2009) a 18 mesi complessivi.
CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25)
Trapani, Salina Grande 260 posti
Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, perconsentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
Centro di Permanenza Temporanea “Serraino Vulpitta” (chiuso da quattrdici anni)
articolo: Migranti, 14 anni fa la strage al Vulpitta: quelle chiavi che ancora non si sono trovate
Accadde la notte del 28 dicembre 1999, a Trapani, nell’allora Centro di Permanenza Temporanea “Serraino Vulpitta” (oggi chiuso). Accadde quando non c’era la Bossi Fini e questi centri erano stati introdotti in Italia nel 1998 mediante una legge che porta il nome dell’allora ministro dell’Interno e ora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti e Nasim in quel centro erano stati rinchiusi e avevano provato a fuggire. Si erano calati con una corda fabbricata con le lenzuola, si era immediatamente scatenata la caccia all’uomo, li avevano ripresi e condotti in cella. Uno dei reclusi aveva probabilmente dato fuoco ad un materasso scatenando l’incendio. Le chiavi non si trovavano, gli estintori erano rotti, nessuno volle prendersi la responsabilità di farli uscire. Ma uscirono, in 3 già morti e gli altri destinati alla stessa fine, dopo una tremenda agonia. Altri due ragazzi rinchiusi nella stanza si salvarono, ma portano i segni del rogo ancora addosso
TRENTO
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
con sede in Bologna - Galleria del Reno 1- info@weareonlus.it
TRIESTE
Medici per i Diritti Umani (MEDU)
www.mediciperidirittiumani.org
tel. e fax 06/97844892 cell. 334/3929765 Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org Uffici: Via Dei Zeno 10, 00176 Roma Tel. +390697844892/+393343929765 Fax. +390697844892 Via Bronzino 117, 50142 Firenze Tel. +393351853361
è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde. MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
Studi Interculturali
http://www.interculturalita.it https://www.facebook.com/StudiInterculturali
Rivista trimestrale a cura di Mediterránea Centro di Studi Interculturali Dipartimento di Studi Umanistici Università di Trieste. ferracuti@gmail.com
ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
Servizio Giuridico anti discriminazioni Walter Citti - Trieste - tel/fax 040/368463 email antidiscriminazione@asgi.it
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm referente: Dora Scalici: dorascalici@gmail.com
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
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VENEZIA
CIR Venezia
Servizio di accoglienza al valico di frontiera di Venezia-Porti di Venezia e Marghera, Aeroporto di Venezia Marco Polo-U.T.G.. di Venezia Fabbricato 255;
e-mail: venezia@cir-onlus.org
Medici per i Diritti Umani (MEDU)
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è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, indipendente da affiliazioni politiche, sindacali, religiose ed etniche. Medici per i Diritti Umani, fondata a Roma nel 2004, nasce per iniziativa di un gruppo di medici, ostetriche ed altri volontari provenienti da un’esperienza associativa e umanitaria con il movimento internazionale di Médecins du Monde.
MEDU è oggi presente con gruppi associativi ed aderenti a Roma, Firenze, Torino, Cagliari, Venezia e Trieste.
VERONA
CIR Verona
Progetto SPRAR presso Ufficio Stranieri Comune di Verona via Pallone, 9
tel.0458077824 VERONA - ANTENNA REGIONALE PROGETTO RIRVA
VITERBO
Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com,
UDINE
ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
Segreteria Organizzativa - Campagna Associativa e rapporti con soci - Ufficio Stampa
Silvia Canciani - tel/fax 0432/507115 - 3470091756 email info@asgi.it
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
AFGHANISTAN
Emergency
http://www.emergency.it/afghanistan/centri-chirurgici.html
In Afghanistan, Emergency ha aperto e gestisce 3 centri chirurgici a Kabul, ad Anabah e a Lashkar-gah. Nati come ospedali destinati alle vittime di guerra, nel tempo hanno ampliato i criteri di ammissione per rispondere ad altri bisogni della popolazione.
http://www.emergency.it/afghanistan/anabah-centro-di-maternita.html
Ogni giorno una decina di bambini nasce nel Centro di maternità di Emergency a Anabah, in un paese - l'Afghanistan - in cui la salute di madri e bambini è un'emergenza quotidiana: la mortalità materna è 115 volte più alta di quella registrata in Italia, il tasso di mortalità infantile 24 volte.
http://www.emergency.it/afghanistan/fap-primo-soccorso-phc-centri-sanitari.html
Emergency ha avviato in Afghanistan una rete di Posti di primo soccorso (FAP - First aid post) e Centri sanitari (PHC - Primary health clinic) per garantire assistenza agli abitanti dei villaggi più isolati.
http://www.emergency.it/afghanistan/altri-progetti.html
Da luglio 2001, Emergency ha garantito assistenza sanitaria ai detenuti delle principali carceri afgane.
AUSTRALIA
Traveling Street Art Campaign For Refugee Rights
Melbourne
We are an informal group based in Melbourne who use street art to raise awareness of refugee rights and stand in solidarity with refugees.
We recognise that we live on Aboriginal land. We recognise that Australia is a colonial state, that this land was stolen through an ongoing process of genocide and that sovereignty was never ceded. We reject the hypocrisy of those in power, who are themselves occupiers, rejecting and persecuting refugees.
GERMANIA
Asper
http://www.asper-eritrea.com/ e-mail : asper.eritrea@gmail.com phone: +49 1791600287
L’ASPER deve il suo nome ad un duplice significato.
Il primo si riferisce ad "Associazione per la Tutela dei Diritti Umani del Popolo Eritreo", l’altro è la parola latina" asper" che esprime qualcosa di “aspro, tortuoso, difficile”, proprio come il cammino che l’Associazione stessa intende percorrere: rompere il muro di silenzio ed omertà nei confronti dell’opinione pubblica internazionale sulla tragedia del popolo eritreo che ha tanto combattuto e sofferto per conquistare la propria libertà e che invece è oppresso da una dittatura tra le più cruente al mondo. Difficile parlarne, difficile denunciare, vista la scarsa chiarezza che esiste e l’ambiguità del coinvolgimento italiano in Eritrea.
We Are Onlus
http://weareonlus.it/weareonlus.htm info@weareonlus.it
raccolta urgente di cibo formaggini uva passa datteri cibo con alto valore energetico se possibile non da cuocere asciugamani maglie calze indumenti intimi scarpe maglioni giubbotti e zaini per rifornire di vestiti i rifugiati e migranti in Siria tramite spedizione di containers
SOSTEGNO AI MIGRANTI: oltre a sostenere la popolazione confinata nei campi profughi in territorio siriano abbiamo deciso di dare un aiuto concreto a quanti sbarcano sulle nostre coste meridionali. In collaborazione con i centri di accoglienza della Provincia di Catania e di Siracusa provvediamo a fornire a queste persone i beni di prima necessità con lo scopo di ridare loro quella dignità che rischiano di perdere. La maggior parte di queste persone è determinata a raggiungere il Nord Europa ma spesso gli abiti con cui hanno affrontato i cosiddetti "viaggi della speranza" non sono consoni al clima che li aspetta
IRAQ
Emergency
http://www.emergency.it/iraq/index.html
Dal 1995 Emergency ha assistito in Iraq 391.097 persone (dati al 30 giugno 2013) nei suoi due Centri chirurgici, nella rete di Centri sanitari, nel Centro di riabilitazione.
http://www.emergency.it/iraq/riabilitazione-e-reintegrazione.html
Presso il Centro di riabilitazione di Emergency, i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all'applicazione di protesi, ma non solo: possono frequentare anche corsi di formazione professionale per imparare un lavoro compatibile con il loro handicap. Al termine dei corsi, Emergency offre aiuto per l'avvio di botteghe artigiane o cooperative di lavoratori.
http://www.emergency.it/iraq/altri-progetti.html
Nella primavera 2003 Emergency ha portato all'ospedale Al Kindi di Bagdad (il principale centro chirurgico della città) oltre 30 tonnellate di farmaci, materassi, coperte e 45.000 litri di gasolio per rimettere in funzione i generatori di corrente e consentire la ripresa delle attività delle sale operatorie. Nello stesso periodo, Emergency ha donato alcune tonnellate di farmaci all'ospedale di Karbala, la città sciita situata 90 chilometri a sud di Bagdad, favorendo il trasferimento dei pazienti più gravi al Centro chirurgico di Sulaimaniya. A partire da maggio 2004, in cinque diverse spedizioni, Emergency ha fornito farmaci e altri beni di prima necessità (acqua, cibo, coperte, materassi...) all'ospedale e alla popolazione di Falluja, vittima di un assedio che l'aveva completamente isolata.
IRELAND
Pavee Point Traveller's Centre
IRELAND
ASYLUM SEEKER CENTRE
Mosly Co. Meath 700 places ca
Migrant Right Centre Ireland
http://www.mrci.ie
55 Parnell Square West, Dublin 1 Tel: (01) 889 7570 Fax: (01) 889 7579 Email: info@mrci.ie The MRCI Resource Centre
Information and advocacy services for migrant workers. Opening hours: Monday, Tuesday & Wednesday: 10am – 4pm (Closed for lunch 1pm – 2pm) Thursday & Friday: Closed to the public
Pavee Point Traveller and Roma Centre
https://www.facebook.com/paveepointtrc
www.paveepoint.ie
Pavee Point is a voluntary, or non-governmental, organisation committed to the attainment of human rights for Irish Travellers.
A national and international NGO in Ireland promoting Travellers' Human Rights
ARN Anti Razism Iteland
https://www.facebook.com/arn.ireland.3?hc_location=event_guest
Unity in the community – celebrate our diversity! Activist group that fights against racism. It's our aim to bring together a broadly based anti-racism network that supports migrants rights and fights against racism. Such a grouping will have a primary focus on mobilising when necessary. We hope The Anti Racism Network (ARN) will be a network of individuals, community groups, ethnic and faith-based groups, anti-racism campaigners and non-governmental organisations. It should be committed to be a grassroots, nationwide, community based, member driven network that provides a strong effective voice against individual, institutional and state racism. This grouping does not seek to compete with the valuable work that a number of NGO’s are undertaking, but rather to supplement that work and place it on a wider community and popular basis. Email us at arnireland@gmail.com Links: ARN at 085 8072476 or come for ARN meetings every last Thursday of the month 6:15pm at Dublin Central Mission, abbey Street, Dublin 1 CORK Contact CARN at 0872994796 or email naomiatcarn@hotmail.com
Africa centre Dublin Ireland
http://www.africacentre.ie https://www.facebook.com/africacentredublin
tel 00353 (01) 865 6951 Address 18 St. Stephen's Lane, Dublin 2
Africa Centre is a voluntary organisation based in Dublin. It is a membership organisation working in two main areas; Community Participation for the African Community in Ireland and Development Education, to address the need for an effective Multiple ‘African Perspective’ in Development Education (DE) on the Island of Ireland.
Crosscare Migrant Project
http://www.migrantproject.ie
(01) 873 2844 Home Address 1 Cathedral Street, Dublin 1, Ireland
We are an information and advocacy organisation working with emigrants, returning emigrants and migrants coming to live in Ireland.
PALESTINA
Centro Donna Bait Al karama
http://www.baitalkarama.org
Bait al Karama is located in the heart of the Old City of Nablus, in Nasser Street (opposite the Big Mosque} Nablus
Tel: 00972-59-7959924 / 00972-56-8394806
è il primo presidio Slow Food a Nablus, in Palestina. 'Un gruppo di lavoro che parte dalla tradizione gastronomica locale per essere un luogo di scambio di idee dalle sponde del Mediterraneo'. Al Centro, fondato da Beatrice Catanzaro e Cristiana Bottigella provenienti dalla Cittadellarte di Biella, oltre alla scuola di cucina, si svolgono diverse attività sociali ed educative: incontri di sostegno psicologico per le donne e i bambini rimasti soli, doposcuola e campi estivi per i più piccoli, corsi di lingua e d'arte. L'idrea è di pubblicare un libro sulla cucina palestinese e di aprire un piccolo punto vendita dei prodotti artigianali e dei cibi confezionati dalle donne del posto: un modo concreto per esprimere solidarietà e sostegno e per far sentire i profumi e i sapori di una terra, che è la nostra terra, bisognosa d'aiuto.
REP. CENTRAFRICANA
Emergency
http://www.emergency.it/repubblica-centrafricana/index.html
Dal suo arrivo in marzo 2009 Emergency ha visitato e curato in Repubblica Centrafricana 99.275 persone (dati al 30 giugno 2013) nel suo Centro pediatrico.
http://www.emergency.it/repubblica-centrafricana/pediatria.html
Il Centro pediatrico di Emergency a Bangui, aperto ventiquattro ore su ventiquattro, offre assistenza di base e di emergenza ai bambini fino a 14 anni e svolge attività di educazione igienico-sanitaria rivolta alle famiglie. Emergency si occupa, inoltre, della formazione teorica e pratica dello staff nazionale.
http://www.emergency.it/repubblica-centrafricana/chirurgia.html
Da aprile 2013, in seguito al colpo di stato avvenuto a fine marzo, un team di Emergency sta lavorando presso il Complexe pédiatrique di Bangui - l'ospedale pediatrico pubblico - su richiesta delle autorità locali. Dopo aver riattivato due sale operatorie dell'ospedale, i nostri medici e infermieri hanno eseguito nelle prime settimane interventi di chirurgia di guerra. Nonostante la situazione sembri essere più stabile, il nostro intervento prosegue per coprire i bisogni della popolazione, concentrandosi ora sulla chirurgia d'urgenza generale e ortopedica.
SIERRA LEONE
Emergency
http://www.emergency.it/sierraleone/index.html
Dal 2001 Emergency ha curato in Sierra Leone 439.703 persone (dati al 30 giugno 2013).
http://www.emergency.it/sierraleone/goderich-centro-chirurgico.html
Operativo da novembre 2001, il Centro chirurgico e pediatrico di Emergency si trova a Goderich, nei sobborghi della capitale Freetown.
http://www.emergency.it/sierraleone/goderich-centro-pediatrico.html
Il Centro chirurgico di Goderich è stato ampliato nel 2002 con la costruzione di un ambulatorio pediatrico e nel 2003 con l'apertura di una corsia medica pediatrica da 20 posti letto per il ricovero dei pazienti più gravi.
SUDAN
Emergency
http://www.emergency.it/sudan/index.html
Dal 2004 Emergency ha curato in Sudan 302.204 persone (dati al 30 giugno 2013) nel Centro Salam di cardiochirurgia e nei tre Centri pediatrici.
http://www.emergency.it/sudan/centri-pediatrici.html
Emergency ha avviato in Sudan tre Centri pediatrici, a Mayo (dicembre 2005), Nyala (luglio 2010) e Port Sudan (dicembre 2011), dove offre cure ai bambini sotto i 14 anni e svolge attività di educazione igienico-sanitaria rivolta alle famiglie.
http://www.emergency.it/sudan/salam-centro-cardiochirugia.html
A Soba, villaggio a 20 chilometri da Khartoum, Emergency ha costruito il Centro Salam di cardiochirurgia, l'unica struttura specializzata e gratuita in Africa.
SVIZZERA
International Organization for Migration ( IOM )
17, Route des Morillons, CH-1211 Geneva 19, Switzerland, Tel: +41.22.717.9111, Fax: +41.22.798.6150 Email: hq@iom.int
Biblioteca SALABORZA (IBBY) www.ibby.org
Nonnenweg 12, Postfach, CH-4003 Basel Switzerland Tel +41 61 272 29 17 Fax +41 61 272 27 57
Emergency
www.emergency.it
Emergency Switzerland Foundation Weberstrasse 21 Postfach 9419 CH-8036 Zürich Tel +41 43 317 19 04 E-Mail info@emergency.ch
SWEDEN
Welcome to all Syrian refugees ??
TURKEY
Human Rights Agenda Association-IHGD
www.rightsagenda.org
Güniz Sokak 38/8 Kavaklıdere Ankara Turkey T:+90.312.4280610 F:+90.312.4280613
DATI INFORMATIVI
links raccolti Viviana Val
http://www.proasyl.de/en/news/news-english/news/in_italy_refugees_live_in_homelessness_and_squalor/
http://www.youtube.com/watch?v=UGqwE72NPl
http://www.youtube.com/watch?v=LRXy4TfRY5k
Nel 2013 sbarcati in Italia 35mila migranti (Tra cui 9.805 siriani)
sbarchi clandestini 17 ottobre 2013 - Nella conferenza promossa dal CIR, il Prefetto Riccardo Compagnucci – Capodipartimento Vicario Dipartimento delle Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno - ha presentato i dati aggiornati degli sbarchi:
per il 2013:
dal 1° gennaio al 14 ottobre sono sbarcati in Italia 35.085 migranti,
di cui
9.805 siriani,
8.443 eritrei,
3.140 somali,
1.058 maliani,
879 afgani.
Di queste il 73% del totale degli arrivati,
circa 24mila persone, necessitano di protezione internazionale.
Per quanto riguarda i porti di provenienza
21.027 vengono dalla Libia,
8.159 Egitto,
1.825 dalla Turchia,
1.650 dalla Grecia e
1.480 dalla Siria.
Il Prefetto Compagnucci ha anche sottolineato come 25.000 migranti siano stati tratti in salvo grazie a operazioni di soccorso in mare da parte delle autorità italiane.
questo è dello scorso anno:
CIE di Bologna (Date visite: 06/03/2012 e 19/02/2013)
Al momento della prima visita, ospitava
48 uomini e 19 donne di varie nazionalità.
Al momento della seconda visita, il
numero dei trattenuti era sceso a 28 uomini e 22 donne.
Nel 2011, le nazionalità più rappresentate sono state
Tunisia,
Marocco e
Nigeria,
seguite da
Albania,
Cina ed
Ucraina.
Quattordici sono stati i cittadini comunitari trattenuti nel centro, tutti provenienti dalla Romania.
Nello stesso anno, i trattenuti provenienti dal carcere hanno rappresentato il 15% dei cittadini stranieri transitati nel centro.