2006 10.19/30 ALL OUT solo exhibition ROMA Beckett Centenary Festival Rialtosant'Ambrogio
ALL OUT by McBett Exhibition opening night
@ Rialtosantambrogio Centre, Rome
Thursday 19 October 2006 at 9:30
Price : Free
The Deserted Village Void will perform a section of Leap into the Void at the opening of McBett's exhibition which was previously shown in Dublin.
"The music of indifference" inspired to a Samuel Beckett poem will be performed.
www.mcbett.net
Presentation by Eli McBett. reading Vittorio Pavoncello
@ Rialtosantambrogio Centre, Rome
Thursday 19 October 2006 at 9:30
Price : Free
The Deserted Village Void will perform a section of Leap into the Void at the opening of McBett's exhibition which was previously shown in Dublin.
"The music of indifference" inspired to a Samuel Beckett poem will be performed.
www.mcbett.net
Presentation by Eli McBett. reading Vittorio Pavoncello
http://www.undo.net/it/mostra/43650
19/10/06 - 30/10/06 21:30
in occasione del Centenario Beckettiano
All Out
un’installazione di Elisabetta McBett Jacomini
Murphy – work in progress
Le Dépeupleur
La mostra comprende due progetti ispirati a testi di Samuel Beckett, nella ricorrenza del centenario della sua nascita e in coincidenza con il lavoro dell’artista nell’ultimo decennio.
Essa si presenta infatti come stadio conclusivo di una ricerca sviluppata da Elisabetta McBett Jacomini in questi anni, a partire da questo autore, su tematiche affini, storiche letterarie e contemporanee, da cui l’artista ha tratto elementi per la sua più vasta mostra personale intitolata WAY OUT, ambientata lo scorso Ottobre 05 presso il Museo del Carcere di Kilmainham a Dublino e su cui è in preparazione un video-documentario.
All Out: i temi della mostra descritti dall’artista
1 - Le Depeupleur
Una serie di immagini fotografiche, create senza elaborazioni digitali, rappresentanti un’ipotesi di ambientazione per lo studio di questo racconto beckettiano (Lo Spopolatore, The Lost Ones) da cui è partita la mia analisi su Samuel Beckett nel 1984.
La tesi esplora questo ipotetico mondo “interno”, racchiuso in un cilindro dal diametro di 16 metri per 16 metri di altezza, che accoglie una popolazione umana, forse aliena, di duecento corpi le cui funzioni e abitudini sono regolate da leggi stabilite e precise - quanto assurde - e le cui funzioni sono dettagliatamente descritte e distinte per gruppi differenti.
Una sorta di danza tragica in cui lentamente non resta nessun movimento e tutti i personaggi si trovano riversi al suolo - arresi.
La mia lettura è in chiave cinematografico-documentaria.
Queste fotografie sono una rappresentazione delle descrizioni metodicamente indicate da Samuel Beckett nel testo.
2 - Work in Progress
(corpo)
Dall’interno di un bancone da negozio - oggetto trovato, elemento di riciclo come riflessione sul veloce rinnovamento urbano della città, da me rielaborato come sarcofago metallico, riflettente e psichedelico - “cade” una scultura in legno di castagno spagnolo finemente lavorata raffigurante il personaggio stilizzato di Murphy (spesso visto come immagine autobiografica di Beckett?) nell’atto, appunto, di cadere all’indietro, legato, nudo alla sua sedia a dondolo e alla fine, parte di essa, come fuoriuscente dalla sua stessa cassa/stanza.
(mente)
A questa scultura è affiancato un video a ciclo continuo - riassunto di emozioni, immagini, azioni, fluttuanti dal testo beckettiano alla mia recente esperienza dublinese e di vita personale - ad offrire una colonna video-acustica frammentaria impazzita di un pensiero in caduta libera - finestra sul mondo esterno, distorto - dedicato al secondo personaggio chiave del libro, la prostituta Celia, con riferimenti alla Città di Dublino come incontrata in questi anni, nel desiderio di esplorare il sentimento di frustrazione presente per tutto il romanzo (caduta composta) come tema portante beckettiano e anche del mio lavoro
(anima)
Accanto a questi elementi, su di un poster quadrato già piegato in sedici parti (quadrato magico?) si legge un brano citato dal testo, in cui l’oroscopo cinese o indiano del personaggio a cura di tale suk...
La mia chiave di lettura del romanzo è ironica e allo stesso tempo - trattandosi di una morte violenta e di una difficoltà di comunicazione mai risolta - tragica.
E’ evidente la volontà di Samuel Beckett di esporre con ironia una realtà assurda e depressa come quella qui descritta, da cui parte il lavoro successivo che non smentirà questi presupposti, ma che, anzi, li esaspererà.
durante l'inaugurazione
interventi dal vivo ispirati all'opera di Samuel Beckett tra cui un'improvvisazione musicale curata da McBett
ed eseguita dalla formazione
Deserted Village Void (United Bibles Studies)
tratta dall'intervento "Leap into the Void" di McBett, a Roma per questa occasione
e altri artisti ospiti
DATE E ORARI Installazione
inaugurazione: giovedì 19 ottobre ore 21,30
fino al 3 novembre 2006: visibile in contemporanea alla altre iniziative in programma
Tutto l’evento sarà registrato in video e allegato al più articolato documentario WAY OUT che raccoglie la completa esperienza a partire dall’anno scorso.
Essa si concluderà nuovamente presso il Museo del Carcere di Kilmainham il 14 Ottobre 2006 con la distruzione e il riciclaggio degli altri lavori inclusi nella mostra - spettacolo LEAP INTO THE VOID ossia Omaggio alla Scuola della Sensibilità - laddove il mio lavoro, sulle tracce di Samuel Beckett, rotolando tra la storia d’Irlanda fino a cadere in un contesto assoluto visivo inspirato a Yves Klein, mira alla dematerializzazione fisica e formale di materia e parole.
Elisabetta McBett Jacomini
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Samuel Beckett Centenary
1906-2006
Con il Supporto di Culture Ireland
Patrocinio del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e dell'Ambasciata d'Irlanda a Roma
All Out
E' la frase conclusiva del romanzo Murphy di Samuel Beckett.
Dettaglio di un processo creativo
a conclusione di una fase di ricerca iniziata in Italia e sviluppata in Irlanda,
da cui un video-documentario finale
(Way Out 2007).
La mostra esplora due soggetti:
Le Depeupleur
corridoio: mostra fotografica
Immagini fotografiche da iniziali studi sul suddetto testo Beckettiano.
Ho analizzato come trasferire su un set cinematrografico lo specifico universo paradigmatico inventato ed attentamente descritto da Beckett.
Da cui un'edizione limitata di stampe fotografiche.
Murphy - Work in Progress
red room: Installazione
già presentata in vari contesti dal 2001, in Irlanda in America
adesso a Roma per il Centenario Beckettiano.
Ho articolato la figura del protagonista del primo romanzo beckettiano e i suoi principi fondamentali come un Work in Progress - per finalmente consegnarla ad una forma e luogo definitivi durante la più articolata mostra "Way Out" allestita presso il Museo delle Carceri di Kilmainham, Dublino, nell'Ottobre 2005.
Qui concetti e manifattura si abbinano a semplici oggetti trovati; materiali puri coesistono con parti riciclate; un corpo fisico si combina con una colonna video-sonora mentale, a ciclo continuato, per frantumare la bellezza statica delle linee plastiche all'interno di un viaggio concettuale ricco di riferimenti e oscillazioni emozionali - intenzionalmente incoerente e grezzo.
Un'immagine classica moderna.
Il corpo di Murphy, assieme agli altri lavori della mostra Way Out, verrà a seguito del presente viaggio a Roma, cremato e, riportatato in Irlanda dentro una busta di carta, riciclato, ossia scaricato nei gabinetti dell'Abbey Theatre di Dublino "durante la rappresentazione di uno spettacolo", seguendo le istruzioni fornite nel testamento di cui si fa riferimento nel libro.
La cerimonia delle ceneri di Murphy fa parte del materiale per il documentario sulla nascita e morte della mostra precedente
La cerimonia verrà registrata e allegata al video documentario Way Out 2005.
Per informazioni sulla cerimonia chiedere al centro Rialtosantambrogio…
Nota:
Una serata unica
LEAP INTO THE VOID (SALTO NEL VUOTO)
ovvero
Omaggio alla Scuola della Sensibilità
È appena avvenuto come video-evento sul "riciclaggio" della mostra Way Out: Tutte le opere esposte in quel contesto - a conclusione del ciclo creativo - sono state smontate, fatte a pezzi e divise per elementi, per essere riciclate come comune spazzatura in specifici bidoni. (Rituale di dematerializzazione celebrato il 14 ottobre 2006 in Irlanda, presso il museo del carcere di Kilmainham, a Dublino.)
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